La legalità passa anche attraverso la trasparenza nel calcio

 




Sono passati 44 anni da quando i mondiali si disputarono in Inghilterra e da quando con un gol fantasma (le immagini dimostrarono che la palla non aveva mai superato la linea di porta), l’Inghilterra si aggiudicò il titolo di campione del mondo a scapito della Germania.


A distanza di tempo in Sud Africa il destino si è presenta beffardo a chiedere il conto, così le due stesse squadre si sono incontrate agli ottavi di finale ma stavolta all’Inghilterra è stato annullato il gol del pareggio. Le immagini, in diretta televisiva e in mondovisione, hanno dimostrato che la palla era entrata di un metro dentro la porta e che quindi il gol era regolarissimo.
Le partite che come questa sono state falsate, in questo mondiale così come in ogni altra manifestazione ufficiale, campionato di calcio italiano compreso, sono ormai centinaia.
Ora tutti si chiedono come ciò venga tollerato in considerazione del fatto che esiste la moviola.
Il “padrone” della Federcalcio mondiale Joseph Blatter non vuole la moviola perché dichiara testualmente che “si rovinerebbe la naturalezza del calcio, si rallenterebbe il gioco, si meccanizzerebbe l’apparato calcistico, si rovinerebbe l’effetto sorpresa e si limiterebbe l’azione dei direttori di gara”.
Sono barzellette! Non c’entrano la naturalezza, la velocità e la bellezza. Il calcio è un businnes miliardario e Blatter non vuole rinunciare a determinare i risultati finali.
Gli arbitri in questa maniera sono a rischio, spesso sono soltanto burattini nelle mani dei loro designatori e comunque sono pur sempre uomini che possono sbagliare perché suggestionabili da molti fattori: la pressione durante una partita, i fischi del pubblico, la sudditanza psicologica verso le squadre blasonate.
Con l’ausilio della moviola in tempo reale invece tutto questo finirebbe. Oggi nel tennis, nel basket, nel football americano, nel rugby e in altri 3 o 4 sport quando ci sono dubbi la partita si ferma per qualche secondo e le decisioni giuste vengono prese immediatamente dopo avere visionato le immagini rallentate. Se ciò avvenisse anche nel calcio i gol irregolari non verrebbero convalidati, i gol giusti verrebbero confermati e le simulazioni e i falli intenzionali verrebbero puniti severamente.
Se ci pensiamo bene in questa maniera finirebbero le polemiche e diminuirebbe sensibilmente la violenza negli stadi.
L’opinione pubblica e il Parlamento oggi invocano che almeno il calcio italiano  cambi.
Lo chiedono perchè i soldi per mantenere il sistema calcio ormai arrivano dai contributi statali. Lo chiedono perchè il mantenimento dell’ordine pubblico negli stadi costa al contribuente italiano centinaia di milioni di euro ogni anno. Ma soprattutto lo chiedono perché c’è una pesante azione diseducativa che viene esercitata sulla mentalità della gente e dei ragazzi in particolare.
Perché quando il sistema non è trasparente e non lo si vuole cambiare, passa il messaggio che la vittoria non va alla squadra più meritevole ma a quella che è più “potente” e ciò ha un riflesso nell’azione quotidiana di ciascuno di noi.
E’ arrivato il momento che in Italia almeno nei casi eclatanti il “quarto uomo”, colui che sta ai bordi del campo, dopo avere esaminato l’azione alla moviola richiami l’attenzione dell’arbitro per correggere le storture e le ingiustizie, ripristinando così la legalità.
Siamo certi che il Presidente della Federcalcio italiana Giancarlo Abete che è persona seria e da tutti stimata realizzerà tutto ciò prima che questo cancro devasti il pianeta calcio.

 Alessandro Pagano