Giovedì 29 Luglio 2010 09:08
Ho letto più volte le lettera del dott. Giuseppe Cimino, presidente dell’ATO Rifiuti che polemizza con me per giustificare la sua gestione, caratterizzata come è noto, da costi superiori di 3-4 volte rispetto al passato.
Devo dire che nella sua lettera si è colto un linguaggio di “vecchio politichese”. Trattasi infatti di un incomprensibile monologo che nessuno ha capito, nemmeno gli addetti ai lavori. Immagino quindi che l’uomo della strada, non abbia compreso proprio nulla e il sospetto è che questo forse era il vero obiettivo che si era prefisso il dott. Cimino. In particolare ritengo che Cimino non voleva fare capire nulla in materia di trasparenza, specie quando ha cercato di giustificarsi descrivendo il suo bilancio “scorrevole”. Che voleva dire? Boh ??
A questo punto, dopo aver abbandonato ogni tentativo di comprensione, ho pensato di entrare nel vivo delle cose che contano davvero:
La stessa coalizione di sinistra a conferma della sua “fedeltà” lo ha nominato successivamente Presidente dell’ATO Rifiuti. Se non è “sodalizio” questo, mi dica cos’è?
Forse, e lo dico con simpatia, il buon senso vorrebbe che il dott. Cimino cominciasse a pensare davvero alle sue dimissioni.
Alessandro Pagano