Caltanissetta - Sindaco Campisi: Nel nome della legalità e della trasparenza, andrò avanti.




Nel corso della conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi in seguito alle inchieste che hanno investito l’amministrazione comunale nissena, il Sindaco di Caltanissetta Michele Campisi ha risposto ai dubbi sollevati dall’informazione e dall’opinione pubblica sgombrando così il campo da ogni strumentalizzazione polemica.


Dopo aver manifestato il proprio disappunto nei confronti dei toni “giustizialisti” e provocatori dell’ex Sindaco Crocetta, Campisi ha dichiarato come intenda chiedere al più presto alle Commissioni nazionale e regionale antimafia l’apertura di un’inchiesta relativa agli atti amministrativi del comune non solo per i 14 mesi della sua sindacatura ma anche per gli anni precedenti, visto che l’indagine riguarda solo gli anni 2002-2004, nonché il compimento di accertamenti nei confronti di tutte le società partecipate dal Comune, come l’Ato Ambiente. "Basta con questo gioco al massacro: se ci sono ombre sull'attività di questa amministrazione comunale, si faccia chiarezza. Non voglio più che Caltanissetta venga etichettata come una città malata di mafia." ha affermato a gran voce il Sindaco, che ha spiegato come la decisione di rivolgersi alle commissioni antimafia sia stata dettata dalla volontà di dimostrare la piena estraneità alle illazioni artatamente avanzate da vari soggetti politici, ma anche dalla necessità di non fare allontanare i cittadini dalla politica.
La totale trasparenza che l’attuale amministrazione ha sempre inteso perseguire risulta evidente dalla possibilità, attraverso internet, di accedere a tutti gli atti del Comune. Per cui, la presunta impossibilità, denunciata da alcuni, di effettuare tali accessi, altro non è che una mera delazione.
Campisi ha proseguito ribadendo di avere fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, appellandosi, in particolare, a quanti siano a conoscenza di fatti utili ai fini delle indagini di rivelare quanto è a loro conoscenza, squarciando così il velo di omertà che ammanta questa vicenda. "Se ci sono politici che sanno, parlino e denuncino facendo nomi e cognomi. Il codice etico da tutti invocato, per me è questo: denunciare alla magistratura eventuali comportamenti illeciti", ha chiosato Campisi.
Infine, il Sindaco ha affermato di essere intenzionato a proseguire la consigliatura ponendo in essere, entro la fine dell’anno, una rimodulazione, decisa ancor prima dell’inchiesta “Redde rationem”, dell’attuale giunta, non escludendo la possibilità di una diversa distribuzione delle deleghe tra gli assessori.
Ciò che ha più importanza, ha concluso il Sindaco Campisi, è il bene dei cittadini di Caltanissetta che hanno bisogno di un governo cittadino stabile e nel quale avere la massima fiducia.