Lavoro - Pagano (Pdl): su Fiat, idee Vendola anti-storiche e demagogiche




“Qualora passasse il pensiero di Vendola, l’Italia non sarebbe più competitiva rischiando di andare  incontro al declino e ad un lunghissimo ko economico. 
La linea perseguita da Marchionne, secondo cui chi viola i patti convenuti con l’intento di distruggere il sistema aziendale italiano non possa considerarsi degno di un Paese democratico, appare invece pienamente condivisibile. 
Grazie a Marchionne, al pari di tutti i Paesi civili, l’epoca delle consuetudini consolidate e delle minacce sta volgendo al tramonto, così come la cattiva prassi tutta italiana del “tanto tutto si accomoda”. 


Contrariamente ai superficiali e disinformati critici del manager italo-canadese, all’a.d. della Fiat va riconosciuto il merito di difendere e sostenere la tesi secondo cui un Paese altamente industrializzato, quale è l’Italia, è destinato a morire in assenza di una forte tutela degli investimenti. I primi beneficiari di questa vera e propria rivoluzione non potranno che essere i lavoratori, cioè coloro che, vittime delle suggestioni delle frange più estreme del sindacato, stanno contrastando l’introduzione del modello industriale proposto da Marchionne. 
Marchionne sta cercando di introdurre in Italia un nuovo modello culturale finalizzato al conseguimento del bene delle imprese e dei lavoratori, a cui, siamo convinti, seguiranno presto le numerose adesioni di coloro che sono liberi dal pregiudizio e dalle ideologie. 
Vendola sta rivelando la sua vera natura: la natura, cioè, di chi lotta per la mera lotta, di chi si dichiara di sinistra e invece persegue battaglie ascrivibili all’ultra-sinistra. 
Il leader di Sel, nella propria Regione, si sta limitando ad amministrare le povertà senza preoccuparsi dello sviluppo, tant’è che la Senatrice Adriana Poli Bortone giusto oggi gli ha rimproverato di stare trascurando la Puglia per dedicarsi alle sue numerosissime partecipazioni televisive. 
La Puglia, purtroppo, sta fallendo. Il modello vendoliano è fallimentare e sarà inevitabilmente superato dalla storia: non possiamo permettere che questo modello venga esteso al resto del Paese.” 
Ad affermarlo in una nota è l’On. Alessandro Pagano, membro della Commissione finanze della Camera e capogruppo per il Pdl della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza.