"Saviano rompiscatole, non eroe" Emilio Fede attacca, PD e Idv: sono minacce




Articolo pubblicato su La Repubblica dell' 11 maggio 2010    

ROMA - Emilio Fede come Silvio Berlusconi: allergico a Roberto Saviano. Non è lui l' eroe anticamorra, non c' è bisogno di tipi come l' autore di "Gomorra", in Italia, va bene l' antimafia ma «senza rompere, senza disturbare».


 

Il direttore del Tg4 proclama il suo «non se ne può più» nell' edizione delle 19 di domenica sera. Pochi lo notano, share solitamente modesto, ma il giorno dopo esplode la polemica. Quella del direttore del tg più berlusconiano dell' etereè una vera e propria filippica contro lo scrittore. «Non è lui che ha scoperto la camorra, non è lui il solo che l' ha denunciata, ci sono registi autorevoli, ci sono magistrati che l' hanno combattuta e sono morti, lui è superprotetto - è la tesi di Fede - e giustamente dev' essere sempre protetto però, come dire, non se ne può più di sentire che lui è l' eroe, qualcuno gli ha offerto pure la cittadinanza onoraria, di che cosa non si capisce». La sortita prende spunto dalla notizia della rinuncia del ministro Sandro Bondi al festival di Cannes in polemica col film di Sabina Guzzanti, "Draquila". Saviano, continua il direttore durante il tg, «ha scritto libri sulla camorra e l' ha fatto tanta altra gente, senza fare tanto clamore. Senza rompere. Senza disturbare. Un Paese come il nostro è contro la mafia, non c' è bisogno che ci sia Roberto Saviano». Così, testuale, Emilio Fede, un mese dopo l' uscita con la quale il premier Berlusconi sosteneva che la mafia è «famosa per Gomorra, sarebbe la sesta del mondo ma fiction e letteratura ne sono un supporto promozionale». Il centrosinistra è sgomento, denuncia il rischio di isolamento dello scrittore che conduce già una vita blindata sotto costante minaccia. «Non so fino a che punto Fede sia consapevole del fatto che le tesi da lui riprese sono spesso utilizzate da chi reagisce con fastidio al dovere di divulgazione sul fenomeno della mafia - dice il responsabile giustizia del Pd, Andrea Orlando - . Saviano è scomodo, dà noia alla mafia ma evidentemente dà noia anche ai tanti che vorrebbero si continuasse a parlare di queste organizzazioni come di un fenomeno circoscritto». Va giù duro l' eurodeputato dell' Idv Luigi De Magistris: «Fede è un giornalista, se può essere definito tale, irresponsabile. Puntare l' indice contro uno scrittore già nel mirino, delegittimandolo, è un' azione scellerata». Attacco «di gravità inaudita» anche per il portavoce Idv Leoluca Orlando. Mentre il presidente dei Verdi Angelo Bonelli dice basta «con il gioco al massacro contro chi è diventato un simbolo della lotta alla criminalità». I Comunisti italiani sono convinti che «il duo Berlusconi-Fede intenda isolare Saviano, la camorra ringrazia». Tutt' altro che isolato invece, a destra, il direttore del tg Mediaset. La pensa come lui la senatrice Pdl Ombretta Colli («Saviano fomenta una sorta di autocelebrazione»), difende Fede il portavoce del partito Daniele Capezzone («Polemica surreale e censoria, il direttore deve essere libero di dire ciò che pensa»). C' è anche chi, come il deputato berlusconiano Alessandro Pagano, sostiene che «a Saviano un po' di umiltà non farebbe male: la smetta di innalzarsi a paladino-vittima». Ma in rete, di ora in ora, cresce la protesta contro Mediaset e il direttore.