San Cataldo - Manifesti contro i vertici locali del PDL. L'On. Pagano: "Sanno solo criticare"

 

 

San Cataldo, “Fatevi da parte”: questo il “coro” dell’opposizione di centrosinistra di San Cataldo, tradotto in  manifesti, affissi ieri in alcune zone della città e rivolti ad esponenti locali di centrodestra, cioè il deputato nazionale del Pdl, On. Alessandro Pagano, il sindaco Giuseppe Di Forti e l’ex primo cittadino, ora deputato del Pdl all’Ars On. Raimondo Torregrossa. I manifesti, griffati da Pd, Udc, Mpa, Prc e dal comitato civico Riprendiamoci la Città, riportano i primi piani fotografici dei vertici del Pdl sancataldese. Toni allarmistici quelli dell’opposizione: “la nave sta affondando, si salvi chi può. Non hanno più la maggioranza, San Cataldo è al collasso. Tutta colpa del Sindaco Di Forti e degli Onorevoli Pagano e Torregrossa.”.


 

Nel manifesto, poi, sono elencate quelle che i membri di centrosinistra chiamano “le perle dell’amministrazione comunale”: ospedale, ipab, aumento tarsu, sprechi aumento mensa scolastica, discarica, aumento tariffe cimitero, aumento tasse, asilo nido. Alla fine del manifesto, la scritta “fatevi da parte”. Un “invito” al quale è secca la replica dell’On. Pagano, il quale afferma: “in questa opposizione vi sono le anime dell’Udc, le anime dell’Mpa un Partito Democratico che è composto da persone che possono anche essere propositive, ma che spesso si rilevano soggetti litigiosi ed incapaci di andare d’accordo tra di loro. Vi sono i nostalgici del Prc e poi Riprendiamoci la Città, guidata da un soggetto che non sopporta le regole e che per questo ha lasciato il Pd. Si tratta, cioè, di una nuova generazione che non ha saputo fare altro che criticare.

 

È bene a loro ricordo che a San Cataldo noi abbiamo prodotto 130 milioni di euro di investimenti, volendo fare un paragone, come se a Milano fossero stati investiti miliardi di euro. Abbiamo trovato questa città che aveva sei quartieri senza fogne e nei quali non arrivava l’acqua e noi abbiamo risolto i problemi. Il deputato, poi, risponde punto su punto alle accuse elencate sui manifesti: “Dicono che sono aumentate le tasse? Il comune di San Cataldo ha il livello di tassazione più basso della provincia, forse della regione, che dal 2008 è rimasto invariato. Siamo l’unico Comune in regola con l’Ato ambiente Cl1 paghiamo la Tarsu più bassa e siamo gli unici ad esentare le fasce deboli, come gli ultra 65 enni. Da tre anni, qui non viene aumentata l’Ici, così come l’addizionale irpef e la Tosap. L’Ipab? Non ci siamo risparmiati in nulla – dice ancora l’On. Pagano – il ritardo nel rilancio è dovuto all’opera di strumentalizzazione dell’opposizione, he si è sempre opposta alle nostra iniziative”. “L’amministrazione comunale stà ora lavorando in sinergia con il nuovo commissario regionale –aggiunge- ed a settembre arriveranno, per mezzo della mobilità dei dipendenti, circa 200-300 mila euro. Inoltre, il Sindaco ha chiesto al manager dell’Asp, dott. Paolo Cantaro di utilizzare parte dell’Ipap come centro di Rsa. L’ospedale? Non chiude ed avrà servizi rimodulati grazie alla Radioterapia, una realtà che presto vedrà il primo intervento trattamento, che è stata voluta fortemente dalla politica e che porterà ben 17 milioni di euro di indotto. L’asilo nido? È già in corso un progetto per la riattivazione del servizio, con un costo pari ad un decimo dei 400 mila euro precedentemente necessari. Si sarebbe potuti partire già lo scorso anno, ma l’amministrazione comunale decide di dirottare le somme sulla mensa scolastica. Discarica? Non c’è stato assolutamente niente, a parte dei contatti che degli amministratori pubblici devono vagliare per lo sviluppo economico della propria città. Il cimitero? Nessun aumento, ma solo un adeguamento delle tariffe”. L’On. Alessandro Pagano così conclude: “Non si può prendere a riferimento l’incremento di un euro del servizio mensa per dire che sono aumentate le tasse, le cose che abbiamo fatto noi sono uniche e, nonostante la crisi economica siamo uno dei pochi Comuni in Italia a rispettare il patto di stabilità. La verità è che noi siamo uomini del fare e gli altri sanno soltanto condannare. Se ci sono stati degli errori saranno corretti, ma davanti a noi  abbiamo un’arata “brancaleone” i cui componenti li conosciamo bene. Con gesti come quelli dei manifesti, abbiamo capito che vogliono già da ora fare campagna elettorale mistificante, ma i sancataldesi ci penseranno 100 volte prima di affidarsi a loro. Vogliono vincere? Ma mi facciano il piacere!”.