Appello al Governo italiano, all'ONU e all'Unione Europea per il campo di Ashraf in Iraq

Siamo fortemente preoccupati per la situazione di 4300 membri dell’opposizione iraniana residenti nel campo di Ashraf in Iraq. Il regime iraniano, attraverso il governo iracheno tenta la loro eliminazione. Il feroce attacco del 28 e 29 luglio delle forze irachene al campo di Ashraf ha lasciato 11 morti, 500 feriti e 36 membri dei Mojahedin del popolo rapiti. I 36 sono stati liberati, solo dopo una vasta campagna internazionale, tre sentenze della magistratura irachena e dopo 72 giorni di sciopero della fame, di cui 7 della sete.

L‘Amnesty International, la Federazione mondiale dei diritti umani, le organizzazioni internazionali contro la tortura, Human Rights watch, il vescovo di Canterbury e molte altre organizzazioni e personalità hanno condannato il vile attacco ed hanno espresso la loro preoccupazione per la drammatica situazione dei residenti di Ashraf. La magistratura spagnola ha messo in atto indagini contro le autorità irachene sugli attacchi dì luglio, imputati di aver violato la IV Convenzione di Ginevra e commesso crimini contro l’umanità. Il governo iracheno ha intenzione di trasferire i residenti di Ashraf ai desolati deserti nel sud dell’Iraq, e questo può causare una catastrofe. L’Amministrazione statunitense e l’Amnesty International e molte altre organizzazioni internazionali hanno espresso la loro forte preoccupazione.
La risoluzione del 24 aprile 2009 del Parlamento europeo afferma che i residenti di Ashraf sono “persone tutelate” dalla IV Convezione di Ginevra, che il governo iracheno deve rispettare i loro diritti, non trasferirli contro la loro volontà od espellerli e deve porre fine al loro accerchiamento.
Noi esprimendo solidarietà con i residenti di Ashraf e con i loro famigliari, sosteniamo le loro richieste e chiediamo al Governo italiano, in coordinazione con l’ONU, l’UE e l’Amministrazione statunitense di fare ogni sforzo per: 

• Che le forze americane garantiscano la tutela dei residenti di Ashraf dal ripetersi degli attacchi e violenze;

• Stabilirsi una squadra di osservatori dell’ONU ad Ashraf per impedire i futuri violenti attacchi o trasferimenti in palese violazione delle convezioni internazionali;

• L’impegno del governo iracheno alla risoluzione del 24 aprile 2009 del parlamento europeo e affermare i diritti dei residenti di Ashraf in base alla IV Convenzione di Ginevra.

Noi firmatari chiediamo dal Governo iracheno di rispettare e soprattutto eseguire i punti citati, che altro non sono che le fondamenta dei Diritti internazionali e Diritti umanitari e Diritti umani internazionali, cosi il Governo iracheno potrà riaffermarsi democratico e indipendente.

 

 On. Alessandro Pagano ed altri