FIAT di Termini Imerese - Lettera aperta al Ministro dello Sviluppo Economico On. Claudio Scajola



Iniziativa dei deputati Pagano, Fontana e Germanà





Al Ministro

dello Sviluppo Economico    
On. Claudio Scajola


Caro Ministro,

con la presente Ti rassegniamo una vicenda che desta in tutti noi deputati eletti in Sicilia preoccupazioni forti che ci impongono, in virtù del senso di responsabilità che ci lega al popolo siciliano, di esprimere con chiarezza l’impossibilità di tollerarne gli ulteriori sviluppi.
La nostra denuncia si riferisce alla minacciata chiusura dello stabilimento FIAT di Termini Imerese. A tal proposito a noi tutti preme esprimere il nostro forte dissenso verso l’idea che il Governo possa adottare nuovamente la politica degli ecoincentivi, avallando in questo modo un piano industriale prettamente votato all'internazionalizzazione quale è quello posto in essere dalla dirigenza FIAT.
Molteplici considerazioni ci inducono a sostenere questa tesi e a manifestare la nostra contrarietà ad esprimere voto favorevole rispetto ad un simile provvedimento, qualora esso sia sottoposto al giudizio dell’Assemblea.
In particolare, la Sicilia in quanto ponte verso il Mediterraneo, area da cui giungono i fermenti di mercati in espansione, a differenza di quanto è successo in Europa (più specificamente in Germania) non può rinunciare ad una delle sue realtà economiche più produttive.
Tanto più se si considera che il know how sviluppato in questi anni nell’Isola rende sempre più concreta la prospettiva di produrre automobili ecologiche. Allo stesso tempo è impensabile che importanti infrastrutture, quali il porto di Termini Imerese e le “autostrade del mare” vengano quotidianamente bypassate dalla FIAT, che preferendo avvalersi di forme di trasporto dai costi inevitabilmente più elevati, necessariamente lamenta un certo differenziale.  La soluzione è sotto gli occhi di tutti, ma viene costantemente ignorata. Come classe dirigente non possiamo accettare che la FIAT ponga in un angolo la nostra terra.
Essa deve rendere conto delle generose provvidenze ricevute da parecchi decenni a questa parte da parte dei vari Governi  e della misura in cui siano state davvero investite in Sicilia.
Anche la Regione Sicilia è pronta a fare la sua parte con oltre 300 milioni di euro di investimenti, purché questi abbiano, come unico scopo, il rilancio della presenza forte della FIAT nell’Isola e non vadano ad accumularsi alla somma finora sprecata negli anni.
Responsabilmente dobbiamo adoperarci tutti quanti per ribaltare la decisione della FIAT; per questo motivo noi deputati eletti in Sicilia siamo pronti a qualunque confronto, suggerimento e integrazione di metodo e di idee a quelle che da mesi abbiamo proposto al Governo nazionale e alla stessa FIAT.
Un cordiale saluto e buon lavoro. 

Alessandro Pagano, Vincenzo Fontana, Antonino Germanà

(in nome e per conto di tutti i Deputati siciliani del PDL)