Risoluzione Parlamentare sul presunto arresto dello studente iraniano Mahmoud Vahidnia





Risoluzione Parlamentare d'iniziativa dei deputati NIRENSTEIN, PAGANO ed altri

Atto Camera

Mozione 1-00268

 

La Camera,

premesso che:

 mercoledì 28 ottobre 2009, Mahmoud Vahidnia, studente iraniano di matematica dell'Università di Sharif, ha criticato l'Ayatollah Ali Khamenei prendendo in sua presenza la parola durante il convegno annuale dei migliori studenti e professori iraniani;

 Vahidnia nel suo intervento ha espresso, con grande moderazione e contegno, critiche al regime iraniano per il controllo dei mass media e per l'uso della violenza per reprimere l'opposizione politica, specie in seguito alle ultime controverse elezioni presidenziali;

 la televisione di Stato che stava seguendo il convegno, ha interrotto la trasmissione proprio nel corso dell'intervento di Vahidnia, dando in sostanza conferma alle parole dello studente che, tra le altre cose, ha affermato di non ricordarsi di aver mai sentito sulla stampa iraniana una voce in dissenso con la leadership;

 nei giorni successivi a questo episodio, alcune fonti tra cui il sito degli studenti dell'Università di Sharif, hanno riportato che, alla fine del convegno, Vahidnia è stato avvicinato da presunti agenti dell'intelligence e che dalla sera di giovedì 29 ottobre si troverebbe in stato di fermo. Dal quel momento non ci sono più notizie sicure su dove si trovi e quale sia stata la sorte del ragazzo;

 il sito conservatore in lingua farsi «Alef» ha riportato lunedì 2 novembre 2009 presunte dichiarazioni di Vahidnia che smentisce il suo arresto e rassicura sulle sue condizioni di salute; «Alef» rimane tuttavia l'unica fonte a riportare questa versione;

 non è mai stato chiarito quante siano le vittime degli scontri di piazza avvenuti a seguito dei risultati delle elezioni presidenziali del 12 giugno 2009. Incerto è anche il numero delle persone tuttora detenute così come quello degli scomparsi: secondo alcune fonti non si ha ancora alcuna notizia di 36 persone, ma potrebbero essere di più;

 a seguito di processi considerati «farsa» dalle principali organizzazioni umanitarie, il 12 ottobre 2009 è stata emessa una quarta condanna a morte nei confronti di dissidenti politici, accusati di aver preso parte a manifestazioni contrarie alla sicurezza nazionale. Secondo il gruppo «Iran Human Rights», il numero delle esecuzioni in Iran è drammaticamente aumentato dall'inizio delle manifestazioni pro-democrazia dell'estate scorsa e il regime usa le esecuzioni per ristabilire un clima di terrore nel Paese. In base alle notizie da fonti recuperate dalla stessa organizzazione, almeno 139 persone sarebbero state impiccate in Iran dal 10 luglio al 12 ottobre 2009;

 mercoledì 4 novembre 2009, nel ricorrere del trentesimo anniversario dall'assalto all'ambasciata americana a Teheran con la cattura dei 53 ostaggi, il movimento riformista noto come l'«Onda verde» è sceso nuovamente in piazza, annunciando di voler trasformare questa ricorrenza simbolo della repubblica islamica nell'occasione per una contro-manifestazione contro il Governo. Sono stati nuovamente registrati scontri violenti tra le forze del regime e i manifestanti;

 impegna il Governo:

ad operare sul piano internazionale per fare luce sul caso di Mahmoud Vahidnia, per accertare se egli sia effettivamente libero e quali siano le sue condizioni di salute, nonché a verificare la sorte degli altri scomparsi;

a farsi promotore in sede europea di una politica comune volta a fare chiarezza sulle continue violazioni di diritti umani in Iran.

(1-00268) «Nirenstein, Pagano, Colombo, Bernardini, Sbai, Paglia, Vernetti, Della Vedova, Barbieri, Cazzola, Verini, Renato Farina, Carlucci, Boniver, Razzi, Calgaro, Mancuso, Motta, De Corato, Torazzi, Lorenzin, La Loggia, Marinello, Laratta, Lehner, Di Virgilio, Touadi, Antonino Foti, Garofalo, Pianetta, Fucci, Toccafondi, Moffa, Torrisi, Schirru, Barani, Raisi, Fiano, Mannino, D'Antona, Vignali, Corsini, Tempestini, Barbareschi, Nucara, Goisis, Angela Napoli, Ruben, Ferrari, Biasotti, Reguzzoni, Traversa, Cirielli, Lamorte, Delfino, Ciccioli, Mogherini Rebesani, Narducci, Castiello, Bernardo, Rosso, Cosenza, Biancofiore, Catone, Holzmann, Speciale, Scilipoti, Giulietti, Lupi».