Governo, Pagano (Pdl): Lega lasci anti-politica per buon governo

 

 

 “Riguardo l’autorizzazione alla richiesta di arresto dell’On. Papa, è a tutti evidente che la posizione assunta dalla Lega sia scaturita dall’esigenza di assecondare gli umori del proprio elettorato. Agli amici e alleati leghisti poniamo, tuttavia, il seguente interrogativo: sono davvero convinti che i loro elettori e sostenitori saranno più soddisfatti se il governo, del quale anche la Lega fa parte, cadesse prima della scadenza naturale del mandato e dunque prima dell’attuazione delle riforme in senso federalista, sotto i colpi dell’anti-politica violenta e irrazionale in pieno ‘stile’ Beppe Grillo?”.


Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera e capogruppo in Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza.

“Le soluzioni ai problemi del Paese - prosegue l’esponente del Pdl - devono consistere anzitutto in azioni propositive e concertate e soprattutto in interventi concreti. Dopo quanto accaduto, i nostri elettori esigono che all’interno della maggioranza e anche all’interno della Lega, si svolga  una seria e attenta riflessione per il rafforzamento della coalizione”.

“La Lega deve prendere atto che per riconquistare il consenso perduto deve tornare ad occuparsi degli ambiti in cui ha sempre eccelso, cioè buona amministrazione e buon governo. Sul terreno dell’anti-politica, infatti, è destinata inevitabilmente a perdere lo scontro con esperti e agguerriti ‘professionisti’ del calibro di Di Pietro e Grillo. E il Pdl non può permettersi di seguire il Carroccio in una battaglia fallimentare nel merito e nel metodo”. Chiosa Pagano.