Crisi, Pagano (Pdl): Proposte Amato illusorie come nel ‘92

 

 

“La ‘ricetta’ economica che ogni tanto l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato rispolvera, cioè l’introduzione della patrimoniale, stavolta ha tutta l’aria di essere un mezzo subdolo per ingraziarsi i tanti nuovi ‘affascinati’ dall’anti-politica, piuttosto che essere una proposta seria di rilancio dell’economia italiana”.


Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Che si tratti di una mossa per attrarre consenso, – prosegue l’esponente del Pdl – è reso inoltre evidente dalle contraddizioni del ragionamento dello stesso Amato: come si può sostenere, infatti, che un intervento ‘una tantum’, quale è quello rappresentato dall’imposizione temporanea di un’imposta sulla ricchezza, riesca ad ‘abbattere il nostro debito per qualche decina di punti e tranquillizzare i mercati’?”.

“Tesi del genere – aggiunge Pagano – non fanno altro che ingenerare nei cittadini vane e illusorie aspettative destinate ad essere, inevitabilmente, disattese. Un ‘inganno’ politico paragonabile a quello dell’annus horribilis 1992, in cui gli interventi economici adottati, proprio sotto il governo Amato, per evitare il ‘crack’ del nostro Paese hanno prodotto conseguenze nefaste che intere generazioni di cittadini italiani sono e saranno condannate a pagare”.

“Al contrario di quanto sostenuto da Amato, e da qualche altro nostalgico del socialismo reale di stampo sovietico – conclude – la soluzione alla crisi che ci ha colpiti non può che consistere in interventi di carattere strutturale e di lungo periodo incentrati su una compiuta e moderna riforma fiscale che, ‘dando respiro’ alle imprese e alle famiglie, incentivi la produzione e i consumi e rimetta finalmente in moto l’economia”.