Governo, Pagano (Pdl): Bene Cicchitto, ma subito “fase due” su modello tedesco

 

 

“Sebbene il governo debba preservare la propria autonomia dalle pressioni di volta in volta esercitate dai vari attori sociali, occorre tuttavia prendere atto delle preoccupazioni emerse nel documento congiunto di Confindustria, banche, sindacati dei lavoratori dipendenti e autonomi sull’attuale situazione finanziaria e sugli attacchi speculativi ai quali è esposto il nostro Paese.


Al di là delle banali e prevedibili strumentalizzazioni che le opposizioni non hanno perso tempo a mettere in atto, non si può che concordare con la proposta del capogruppo dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto circa l’opportunità di realizzare in autunno una grande assise dell’economia”.

Lo afferma in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Dal 2008 ad oggi, - prosegue Pagano - l’Italia, purtroppo, sta dovendo affrontare le conseguenze di una crisi economica internazionale che considerare ‘epocale’ non è che un eufemismo ‘per difetto’.

Ma a differenza di Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda, il nostro Paese, grazie ad un governo e una maggioranza saldi che hanno resistito ad ogni genere di ‘offensiva’ antidemocratica, nonché grazie ad una efficace politica economica, è riuscito comunque ad evitare il default”.

“Anche se la ‘prima fase’, più difensiva, delle politiche economiche di questo esecutivo hanno messo in sicurezza la nostra economia, - conclude - è tempo di avviare una ‘seconda fase’ che privilegi politiche maggiormente espansive incentrate sugli investimenti nel Mezzogiorno e sui tagli alle spese assistenzialistiche, compresi i costi non essenziali della politica.

Se l’Italia troverà il coraggio di perseguire il modello sperimentato con successo nella Germania dell’Est post unificazione, crescita e sviluppo saranno direttamente consequenziali”.