Manovra bis, Pagano (Pdl): Dura e insostenibile ma ora ripartire

 

 

“Il varo della cosiddetta manovra-bis non può considerarsi la sola e definitiva soluzione al terremoto economico e finanziario che rischia di abbattere i sistemi capitalistici occidentali e che non sta risparmiando nemmeno quello italiano. Occorre sin da subito programmare gli opportuni interventi, soprattutto in difesa delle famiglie e delle pmi, per un rilancio immediato dell’economia, la cui crescita è seriamente minacciata dalla dura, ma inevitabile, battuta d’arresto provocata dal rigore di questa manovra”.


Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Uscire da questa sorta di vicolo cieco è possibile e necessario, - prosegue l’esponente del Pdl - ma, come opportunamente evidenziato dal grande e autorevole economista Ettore Gotti Tedeschi, bisognerà fare leva, in termini di vantaggio competitivo, sull’uso delle risorse proprie del nostro Paese.

In altre e più precise parole, diversamente da quanto avvenuto sino ad oggi, il risparmio delle famiglie e la capacità di fare impresa, considerabili i punti di forza dell’economia italiana, dovranno diventare due risorse complementari e sinergiche per ricondurre l’investimento del nostro risparmio alle nostre imprese”.

“Anziché ricorrere a pericolose e insostenibili imposte patrimoniali, – aggiunge – concordemente con il prof. Gotti Tedeschi, riteniamo sia più utile convogliare alle medie imprese, come risorsa disponibile, il 10 per cento del risparmio liquido dei contribuenti, con l’obiettivo di realizzare ‘investimenti’ dell’ordine di 80-90 miliardi di euro per circa 5-20mila imprese, sebbene diversificando gli importi in base all’attrattività e al merito”.

“Le conseguenze della realizzazione di tale progetto – conclude – non potranno che essere duplici e interconnesse: trattandosi di imprese ‘domestiche’, infatti, i contribuenti saranno più propensi a sostenerle attraverso una percentuale del loro risparmio, consentendo così di creare occupazione e dunque ricchezza”.