Manovra, Pagano (Pdl): Riforme strutturali più audaci e condivise

 

 

“L’Italia sta attraversando la stessa, drammatica, fase di transizione vissuta tra il’92 e il ‘93. Ancora una volta, il nostro Paese è sotto attacco della speculazione finanziaria e come allora il problema del debito pubblico non è stato definitivamente risolto. Per evitare le conseguenze negative delle scelte di allora, e di cui ancora oggi paghiamo il prezzo, le soluzioni dovranno essere diverse e più coraggiose”.


Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Sarebbe un pericoloso errore di valutazione, – prosegue Pagano – pensare che la manovra basti, da sola, a contrastare e risolvere la crisi”.

“Senza una profonda riforma strutturale, ampiamente condivisa, che miri alla riduzione del debito pubblico e al rilancio dello sviluppo tagliando le spese statali destinate al mantenimento di apparati improduttivi e superflui, - aggiunge - si corre il serio rischio di concorrere al ‘declassamento’ sui mercati internazionali dell’intero sistema-Paese, facilitando così l’acquisto a ‘prezzi stracciati’, da parte degli speculatori, dei nostri migliori e più pregiati fattori produttivi ed economici”.

“Questa crisi – conclude – ci impone di compiere delle scelte di politica economica audaci e di rottura con il passato. Questo, infatti, non può più essere il ‘tempo’ delle manovre, bensì delle riforme, a cominciare dall’abolizione delle Province e dalla riduzione del numero dei parlamentari. Diversamente si condannerà l’Italia al fallimento e ad essere un Paese assoggettato a potentati economici esterni”.