Egitto, Pagano (Pdl): UE intervenga compatta e coesa

 

 

“Le violenze subite dalla comunità copta in Egitto, in cui sono rimasti uccisi 25 innocenti, dimostrano l’eccessiva fretta della comunità internazionale nel giudicare positivamente le rivolte che hanno condotto all’attuale regime”.


Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Le origini del clima d’intolleranza nel quale sono maturati questi attacchi e che sta diffondendosi in tutto il Paese, – prosegue l’esponente del Pdl -  sono indubbiamente ascrivibili a cellule estremistiche venute allo scoperto grazie ad un quadro politico incerto e conflittuale”.

“Se l’intolleranza religiosa e le persecuzioni dei cristiani non verranno arrestate, – aggiunge - il ruolo chiave dell’Egitto, nonché la propria posizione strategica, potrebbero subire a livello geopolitico un pericoloso sbilanciamento verso posizioni anti-occidentali e fondamentaliste”.

“La radicalizzazione del mondo arabo, – precisa – innescando la nascita di nuovi conflitti, determinerà una grave instabilità geo-politica non solo in quell’area ma, in primis, anche in Europa”.

“Per tali ragioni – conclude – è auspicabile che l’Europa, in maniera autorevole e decisa, faccia sentire all’unisono la propria voce attivando gli opportuni canali diplomatici, affinché queste intollerabili stragi di innocenti abbiano fine e la comunità copta non sia costretta, sotto la minaccia delle armi e della violenza, a fuggire dall’Egitto, che rischierebbe così di essere attratto nell’orbita dei cosiddetti Stati canaglia”.