Crisi, Pagano (Pdl): Opposizioni fuori dall’Europa

 

 

“Nel modo di affrontare la crisi le opposizioni hanno perso un’importante occasione per dimostrare agli italiani di essere una forza di governo in grado di agire in maniera autorevole e propositiva, anziché limitarsi ad essere una forza antagonista dedita solamente a sterili e vane polemiche”.


Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“L’incapacità delle opposizioni di essere forza di governo – prosegue Pagano – trova conferma nella impossibilità oggettiva del centrosinistra di trovare il necessario punto di raccordo tra il proprio manifesto ideologico e gli interventi nel campo della politica economica imposti dalla crisi e da Bruxelles”.

“Se i tentativi delle opposizioni di sostituirsi ‘in corsa’ al governo fossero andati a segno, - precisa - è fuori da ogni dubbio che il Paese, governato da un ipotetico esecutivo di centrosinistra, si troverebbe in una condizione di gravissimo impasse di fronte alla necessità di varare riforme più rigorose e stringenti, specie nei settori della previdenza e del lavoro pubblico e privato”.

“Non occorrono eccessivi sforzi d’immaginazione – conclude - per ipotizzare le conseguenze di un ‘governo Bersani’ o affini: sarebbe un esecutivo ostaggio delle forze più reazionarie ed estremiste del Paese che bloccherebbero ogni attuazione degli impegni intrapresi dall’Italia a livello comunitario e internazionale con gravissime ripercussioni, in termini economici e di credibilità, per il nostro Paese”.