Crisi, Pagano (Pdl): Meglio governo eletto dagli italiani

 

 

“Benché l’intenzione non sia quella di assumere un atteggiamento pregiudizialmente prevenuto nei confronti di un eventuale esecutivo tecnico guidato dal Prof. Mario Monti, tuttavia non possiamo sottacere le preoccupazioni e le perplessità degli elettori circa le conseguenze alle quali il nostro Paese andrebbe incontro”.


Ad affermarlo in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Secondo l’opinione diffusa tra gli elettori – prosegue - gli interventi e l’attività del neo Senatore a vita rivelerebbero una maggiore propensione dell’economista bocconiano verso gli interessi della tecnocrazia europea, ora più che mai supina alle direttive impartite dal ‘direttorio’ franco-tedesco”.

“Tali ragioni, - aggiunge – sarebbero dunque alla base della diffidenza e della contrarietà dell’elettorato ad un governo tecnico così approntato, il quale, non avendo la preoccupazione né l’onere di rispondere del proprio operato agli elettori, eseguirebbe i voleri e le richieste dell’Ue senza sollevare alcuna obiezione o porre resistenza, come invece i cittadini si aspetterebbero facesse”.

“Una volta piegata ai diktat e alle imposizioni dei poteri ‘eurocentrici’, e indebolita dalla speculazione finanziaria, - chiosa – gli italiani temono, non a torto, che l’Italia diverrà il Paese ideale per acquistare a prezzi stracciati le imprese e le aziende che rappresentano il fiore all’occhiello della nostra economia. Si profila, dunque, uno scenario inquietante caratterizzato dalla ulteriore riduzione della nostra autonomia e indipendenza da Bruxelles, dalla perdita delle nostre aziende migliori, dall’imposizione di imposte inique e dal conseguente impoverimento di tutti gli italiani. La speranza risiede, invece, nella concreta possibilità di vedere finalmente eliminati gli ostacoli ad una piena liberalizzazione dell'economia, senza per questo uccidere i capisaldi che hanno reso forte l'Italia: il sistema famiglia e le pmi”.