Crisi, Pagano (Pdl): Su patrimoniale Bersani mente sulla pelle dei cittadini

 

 

“Riguardo l’introduzione della patrimoniale così ‘caldamente’ sostenuta dal Pd e dal suo segretario, non possiamo non rilevare le evidenti contraddizioni nelle quali Bersani e il suo partito sono ‘inciampati’”.


Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

 “Benché, infatti, - prosegue Pagano - il leader Pd, alludendo ai cosiddetti poteri forti, abbia dichiarato che le misure ‘anti-crisi’ incentrate sulla patrimoniale non debbano esentare i ‘patrimoni rilevanti a cominciare da quelli immobiliari’, tuttavia gli emendamenti al ddl stabilità presentati dal Pd smentiscono tali esternazioni prevedendo tale imposizione in primo luogo per i soli immobili, e quindi non per fortune finanziarie e simili; in secondo luogo per i soli immobili abitativi e non per i beni aziendali e simili e con esplicita esclusione di fondi immobiliari e società per azioni, cioè i veri poteri forti”.

“Dunque Bersani, – conclude - con un’astuta operazione di mistificazione della verità ai danni dei cittadini, da una parte definisce la patrimoniale come imposta sui ‘grandi’ patrimoni, non esitando, dall’altra, ad avvalersi di un meccanismo, quello dei valori di mercato, che porterebbe a colpire molti piccoli proprietari”.