Interpellanza degli onorevoli Marinello, Pagano, Fontana, Germanà riguardante interventi per sostenere il turismo in Sicilia a seguito della situazione politica in Libia

 

 

Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti

Al Ministro per il turismo

L’aeroporto di Trapani Birgi, è un aeroporto militare aperto al traffico civile.


Lo scalo civile è intitolato a Vincenzo Florio, quello militare alla medaglia d’oro al valor militare Livio Bassi. Dista circa 15 chilometri dalla città di Trapani e 14 dalla città di Marsala;

dalle ore 8.30 del 21 marzo 2011 l’aeroporto è stato chiuso al traffico civile; sono stati dirottati

all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo i 30 voli previsti per la giornata e i 1920 passeggeri presentì nella struttura di Trapani sono stati ivi trasferiti in pullman;

con effetto immediato la struttura è stata destinata alle operazioni dei nostri Tornado in Libia, ma risulta, che abbia ospitato anche velivoli militari di altri Paesi;

le esigenze militari non hanno tenuto conto dei problemi che la chiusura dello scalo civile ha prodotto sul tessuto economico e lavorativo locale; i circa 100 impiegati interinali che prestano servizio nell’aeroporto civile Vincenzo Florio si sono trovati senza lavoro con effetto immediato;

nella stessa serata del 21 marzo il presidente della Regione Lombardo ha espressamente chiesto per quale motivo si debba utilizzare l’aeroporto di Trapani, chiudendolo all’uso civile. Lombardo ha correttamente osservato che lo scalo di Sigonella è sessanta volte più sicuro di quello di Birgi e ha chiesto conto di quali motivazioni strategiche possano giustificare il danno che la chiusura dell’aeroporto di Birgi sta arrecando all’economia Trapanese;

dello stesso tenore le prese dì posizione del Sindaco di Trapani Gerolamo Fazio e della Confindustria locale; il Presidente della Provincia dì Trapani Gerolamo Turano ha convocato per il 22 marzo le forze produttive e le organizzazioni sindacali allo scopo di esaminare la grave situazione di crisi economica determinata dalla chiusura hai voli civili dell’aeroporto dì Birgi;

la prima preoccupazione riguarda l’allarme lanciato dai tour operator circa l’annullamento delle prenotazioni alberghiere sul territorio trapanese anche in vista delle festività pasquali; con la decisione suddetta viene posto in discussione il lavoro costante delle istituzioni locali che ha consentito un rilevante sviluppo dell’economia turistica locale ed un conseguente forte incremento, negli ultimi anni, del traffico civile nello scalo trapanese;

ma più in generale si ha notizia di un massiccio numero di disdette relative alla stagione estiva, in particolare per quel che riguarda la fascia medio-alta del turismo e i resort più prestigiosi dell’isola, essendo evidentemente maturata la convinzione che la Sicilia sia in prima linea nelle rivolte che infiammano l’altra sponda del Mediterraneo;

va altresì osservato che le immagini che vengono diffuse in tutto il mondo sui continui sbarchi di clandestini, frettolosamente classificati come profughi, sulle coste siciliane e la loro permanenza in Sicilia sta producendo una pioggia di disdette nel settore turistico, con il rischio, per l’anno 2011, di una catastrofe economica dell’intero settore;

per sapere

quali siano le intenzioni del Governo riguardo l’utilizzo dell’aeroporto di Trapani — Birgi per le operazioni militari in Libia;

quali provvedimenti urgenti sono in corso di adozione per favorire una più equa distribuzione degli immigrati tra tutte le regioni italiane e nella UE e se non ritenga più opportuna una politica dì respingimento immediato qualora la UE continui ad ignorate le richieste italiane;

se i Ministri interrogati non ritengano opportuno predisporre sin da subito una campagna informativa internazionale al fine di rassicurare l’opinione pubblica internazionale sulla mancanza di rischi e la qualità dell’offerta turistica siciliana.

 

On. Marinello G.

On. Pagano A.

On.Fontana V.

On. Germanà A.