Interrogazione Al Ministro delle Infrastrutture riguardante la realizzazione della galleria sotterranea "Sant'Elia - Caltanissetta"

 

 

Per sapere, premesso che: 


’Anas ha dato avvio ai lavori per l’ammodernamento e l'adeguamento a quattro corsie della strada statale 640, asse viario considerato strategico nel contesto siciliano in quanto suscettibile di collegare i capoluoghi di Agrigento e Caltanissetta. Tra gli altri interventi il progetto approvato prevederebbe la realizzazione di una lunga galleria sotterranea – di seguito “Sant’Elia-Caltanissetta” – con doppia corsia per senso di marcia ricadente nel territorio della provincia di Caltanissetta e più nello specifico nel tratto compreso tra gli svincoli di Caltanissetta sud e Xirbi-Santa Caterina;

secondo il progetto originale dell’Anas, revisionato però nel 2007, i suddetti lavori di ammodernamento avrebbero dovuto interessare la zona nord della provincia di Caltanissetta escludendo pertanto il coinvolgimento dell’area industriale della cittadina di San Cataldo, dove attualmente  risultano ubicati centinaia di fabbricati ed opifici industriali di notevoli dimensioni caratterizzati da tipologie fondazionali su pali. Allo stesso tempo e in un’ottica di sicurezza l’elaborato originale escludeva la contestuale realizzazione di ulteriori grandi opere insistenti sulla medesima area geografica;

al contrario il tracciato approvato in via definitiva scarterebbe l’ipotesi di esproprio relativa alle aree precedentemente interessate, verosimilmente al fine di consentire l’edificazione di un centro commerciale localizzato sul percorso ormai abbandonato;

tuttavia alcuni dati emersi nei giorni scorsi in via ufficiosa appaiono forieri di gravi perplessità. I dati geomorfologici forniti dall’ANAS, infatti, non corrisponderebbero a quanto rilevato nel corso delle indagini in situ e renderebbero sconsigliabile la realizzazione di un’opera imponente quale sarebbe la galleria “Sant’Elia-Caltanissetta”. Tale discrepanza tra dati geologici reali e dati resi noti dall’Anas giustificherebbe tra le altre cose i numerosi esposti fatti pervenire alla stessa società da parte di alcuni professionisti che hanno operato de visu lungo il percorso della galleria;

con particolare riferimento alle canne della galleria occorre considerare che la modellizzazione contenuta nel progetto approvato in via definitiva sembrerebbe alquanto generica e di carattere preliminare e non prenderebbe in alcuna considerazione il complesso equilibrio tra le rocce che caratterizzano il sottosuolo e la particolare situazione tettonica dell’area. Tecnici privati hanno duramente e apertamente contestato lo studio geologico proposto dall’ANAS limitatamente al secondo tracciato, precisando che la descrizione litologica fatta si può adattare alla maggior parte del bacini di Caltanissetta e non è identificabile, se non alquanto approssimativamente, con le aree interessate dal tracciato della galleria; 

l’area geografica individuata per la realizzazione della galleria Sant’Elia-Caltanissetta è caratterizzata  dalla sovrapposizione di faglie differenti che determinano dei gradini tettonici tanto marcati da rappresentare gli unici rilievi della zona.  Seguendo il progetto finale è facile notare che le stesse faglie di fatto si intersecano in corrispondenza e perpendicolarmente all’asse delle due canne della galleria. Tutto ciò lascerebbe presagire danni futuri, irreversibili e tali da compromettere l’utilizzo della stessa e non ultimo delle sovrastanti strutture;

alla singolare conformazione geologica del territorio interessato dai lavori di ammodernamento del secondo lotto della S.S. 640 occorre aggiungere che esistono altri elementi strutturali difficilmente rilevabili ma che sono tutt’altro che secondari poiché, oltre ad influire sulla stabilità delle canne della galleria, rivelano una importante “patologia geologica” del territorio;

inoltre la zona urbana e suburbana di Caltanissetta è interessata da antichi fenomeni deformativi che affliggono periodicamente la città e i suoi dintorni e che negli ultimi anni si sono manifestati con aggressività. Ciò renderebbe geologicamente instabile la zona interessata e infatti non è un caso che nella Zona Industriale di Caltanissetta interi opifici siano andati distrutti a causa delle suddette deformazioni plastiche, malgrado il susseguirsi di svariati interventi riparatori. Nel contempo, a circa 200 metri dall’innesto della galleria Sant’Elia-Caltanissetta, sarebbero stati riscontrati dei rilievi di nuova formazione sulla sede stradale che tagliano perpendicolarmente la sede viaria fino a riproporsi in corrispondenza dell’asse della nascente galleria;

a ciò si aggiunga che dati ufficiali dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno rilevato costanti fenomeni sismici di intensità media in corrispondenza del percorso della galleria. Per quanto tali microscosse non siano suscettibili di arrecare danni a persone o cose, esse acuiscono il fenomeno di degrado in corrispondenza delle faglie dove già sono presenti fenomeni di scorrimenti verticali tra una superficie e l’altra; 

quanto più sopra esposto lascerebbe concludere che l’area interessata dalla realizzazione della galleria sarebbe perennemente afflitta da inevitabili problematiche statiche che ne inficerebbero in modo determinante l’esercizio e la stessa durata. Cosi come non si possono escludere importanti ripercussioni dell’opera sui delicati equilibri geostatici di tutto quanto ad oggi si trova in corrispondenza  del tetto delle due canne, al di sopra del quale esistono centinaia di fabbricati e unità abitative ciascuna delle quali presenta il proprio pozzo determinando notevole presenza di acqua. Allo stesso tempo occorre rilevare che al di sopra della galleria sono ubicate delle strutture pubbliche di notevole importanza quali ospedali, centri professionali e residenze di pregio; 

a quanto esposto si aggiunga che il progetto esecutivo è stato consegnato dalla ditta appaltatrice la seconda settimana del mese di Aprile 2011; 

se i Ministri interessati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e delle motivazioni che hanno convinto l’Anas a modificare il tracciato originario definendo un nuovo percorso molto più costoso rispetto a quello originario privo di criticità;

se siano altresì in possesso di informazioni relative alle seguenti istanze:

a. se la stessa ditta appaltatrice ha trovato conferme geologiche rispetto ai dati  di progetto definitivo ;

b. se la galleria Sant’Elia-Caltanissetta segue esattamente il percorso del progetto definitivo ;

c. se l’impresa ha evidenziato eventuali incongruenze geologiche-geotecniche nella fase di progettazione esecutiva rispetto a quella del progetto definitivo redatto dall’ANAS ;

d. se la valutazione d’impatto ambientale tiene in considerazione le conseguenze ambientali derivanti dall’estrazione e successiva collocazione di circa 4.000.000 di mc di materiali provenienti dalla galleria indipendentemente dalla notevole quantità di acqua ;

e. se corrisponde a verità il fatto che l’area interessata dalla galleria è anche soggetta a presenza di gas derivante dalla composizione di terreni della serie gessoso solfifera ;

f. se l’impresa  nel corso delle indagini di conferma per l’esecuzione del progetto esecutivo ha individuato le faglie di cui alle premesse e se l’ANAS ne è a conoscenza e quali considerazioni di natura tecnica intende adottare ;

se, nell’ipotesi di conferma dei dati non corrispondenti al progetto definitivo in senso peggiorativo, non ritengano utile intervenire nel rispetto delle proprie competenze affinchè sia effettuata una perizia di variante e suppletiva per la realizzazione dell’opera, la sua eventuale quantizzazione, la definizione della tempistica. 

PAGANO

GERMANA'