Gli anni buoni della Sanità

 

 

Pur rendendomi conto dell'approssimarsi delle elezioni non posso rimanere inerte innanzi all'articolo del 2 aprile scorso, apparso sul quotidiano La Sicilia, a firma Davide Cammarata (segretario cittadino del PD).


Quanto affermato da Cammarata in tale articolo è pura demagogia che nulla ha a che vedere con la realtà dei fatti specialmente in relazione alla gestione dell'assessorato alla Sanità condotta dall'on. Pagano. Come tutti gli addetti ai lavori sanno, i risultati di quella straordinaria stagione (1996-1998) furono entusiasmanti, sia in termini di efficienza dei servizi sanitari che di contenimento della spesa.

Per quanto siano passati 13 anni quei dati sono pubblici e facilmente accessibili. Ma ovviamente ciò non interessa al segretario cittadino del PD che per scopi propagandistici preferisce evidentemente affermare cose diverse non rispondenti alla realtà dei fatti.

Smonto quanto dichiarato da Cammarata con i fatti ed in tal senso senza ombra di smentita alcuna posso dire con certezza che i costi della spesa sanitaria con Pagano diminuirono, come anche la Corte dei Conti certificò nel giudizio di parificazione di quei due anni.

A riprova del suo impegno e delle sue competenze, raggiunse quei risultati grazie ad una serie di innovazioni: razionalizzazione dei posti letto (con lui la Sicilia ebbe il miglior tasso in Italia), contenimento della spesa ospedaliera (ebbe il merito del pareggio di bilancio sanitario), miglioramento delle strutture strategicamente rilevanti (incremento del centro neurolesi di Messina, l'Ismett di Palermo o la neurochirurgia di Caltanissetta, per fare qualche esempio, sono sue creature), 118 ed elisoccorso.

Aggiungo che per ben due volte in 2 anni la Corte dei Conti ha espresso parere favorevole alla gestione dell'on. Pagano. Concludo ricordando all'amico Cammarata che nel periodo di gestione dell'assessorato alla Sanità da parte dell'on. Pagano, governatore della regione Sicilia non era, come da lui erroneamente riportato, Salvatore Cuffaro bensì il prof. Giuseppe Provenzano, ordinario di Economia presso l'Università di Palermo nonché unico presidente della Regione proveniente da FI.

E allora, anche se fortemente tentato, voglio credere che Cammarata non sia in malafede e che questi suoi macroscopici errori siano dovuti a foga polemica o a scarsa conoscenza della politica.

Personalmente credo ancora nella buona politica e sebbene le elezioni si avvicinino sempre più, credo non sia corretto cercare di far cambiare idea agli elettori attraverso una continua e sistematica delegittimazione dell'avversario, nel caso specifico l'on. Pagano. Cammarata e gli amici del PD dovrebbero ormai aver compreso che gli elettori sono maggiormente informati e che tentare di indirizzarne il consenso attraverso continui attacchi personali all'avversario politico crea solo effetti deleteri nei confronti di chi li opera.

Giuseppe Scarlata

Segretario cittadino Pdl San Cataldo