Nuovo assessore giunta Campisi, Pagano (Pdl): Su di me retroscena fantasiosi e infondati

 

 

“Apprendo con un certo stupore da fonti di stampa della mia ‘benedizione’, in merito alle dimissioni dell’assessore Loredana Schillaci, all’avvicendamento con l’ex assessore provinciale Tilde Falcone.


 

Si tratta di una notizia assolutamente infondata, frutto di un clima politico avvelenato, ‘terroristico’, in cui emerge un vecchio e becero modo di far politica oltre all’interesse di qualcuno ad ostacolare il lavoro della giunta Campisi con metodi a dir poco sleali ed estranei al normale confronto democratico”.

E’ quanto afferma, in qualità di Commissario provinciale del Pdl, l’On. Alessandro Pagano.

“A conferma della mia completa estraneità alle indiscrezioni diffuse dagli organi d’informazione – prosegue – sono sufficienti pochi, ma significativi, esempi. In primo luogo, da almeno quattro settimane non sento Tilde Falcone, nei cui confronti sono legato da amicizia ”.

“In secondo luogo, non ho mai discusso con il sindaco Campisi di tale vicenda, né suggerito possibili soluzioni. Le improvvise dimissioni dell’assessore Schillaci hanno, infatti, causato una crisi tale da rendere necessaria l’apertura di una fase di riflessione, escludendo il ricorso a soluzioni frettolose prive del necessario e preventivo confronto politico e democratico”.

“In terzo luogo, il fitto calendario dei lavori parlamentari, necessitato dal varo della ‘legge finanziaria’, insieme alla difficile situazione interna al partito hanno richiesto una mia presenza a Roma tanto più prolungata e intensa da fugare ogni possibile dubbio sull’eventualità di un mio diretto intervento nella vicenda”.

“Per tali ragioni – sottolinea Pagano – quanto attribuitomi altro non è che pura illazione. Diversamente dal retroscena fantasioso di cui, mio malgrado, sono stato fatto oggetto, resto fermamente convinto che simili questioni debbano essere risolte, come da buona prassi, esperendo le necessarie consultazioni politiche”.

“Il sindaco Campisi non solo gode di piena fiducia ma ha ultimamente raggiunto riconosciuta maturità politica e pertanto sarà principale e assoluto protagonista delle soluzioni che si intenderanno adottare. La ‘pausa di riflessione’, occorre ribadirlo, non potrà che essere benefica: servirà infatti per dialogare con tutte le parti, ripristinando un sano e utile confronto dialettico che consenta di pervenire a decisioni ampiamente condivise”.

“Chi invece sollecita soluzioni in tempi rapidissimi non tiene affatto conto del rispetto delle necessarie dinamiche democratiche poc’anzi illustrate, dimenticando, inoltre, che due anni fa la giunta Campisi nonostante l’assenza di ben tre assessori proseguì il proprio lavoro in maniera egregia. Così stando le cose, non si vede perché non si possa attendere ancora qualche altra settimana prima di proporre soluzioni che potrebbero rivelarsi avventate”, conclude.