Spending review, Pagano (Pdl): Intese Confindustria e Cgil preoccupanti

 

 

“La riduzione della pressione fiscale dovrà necessariamente essere al vertice delle politiche per la crescita del governo Monti e dell’esecutivo che gli succederà”.


E’ quanto afferma, in una nota, il deputato del Pdl Alessandro Pagano, componente della Commissione finanze della Camera.

“E’ un percorso obbligato – prosegue Pagano - dimostrato dai dati sul crollo del 47% dei mutui per l’acquisto di immobili nel primo trimestre 2012 e la grave flessione del credito al consumo, i quali ‘certificano’ una situazione allarmante e incontestabile: i redditi e i patrimoni delle famiglie italiane stanno inesorabilmente erodendosi e il Paese, nel suo complesso, sta bruciando ricchezza anziché produrla e incrementarla”.

“Un primo, seppure ancora insufficiente, passo in avanti – aggiunge - è rappresentato dal contenimento della spesa pubblica previsto dalla spending review. Oltre alla ‘timidezza’ del provvedimento nel suo insieme, ciò che desta preoccupazione è la possibilità che possa ulteriormente essere svuotato”.

“Non può fare certamente bene al Paese che due forze antagoniste, come la principale associazione degli industriali e il più grande e conservatore sindacato italiano, ‘marcino’ all’unisono per condizionare l’esito della spending review adoperando termini come ‘macelleria sociale’ per indicare politiche indispensabili di riordino e di impiego razionale della spesa”, conclude.