“Motivare il declassamento, come ha fatto Moody’s, imputandone le ragioni, anziché ad un concreto stato di insolvibilità del nostro Paese,

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al quadro politico in via di definizione in vista delle elezioni, alludendo ad un’intrinseca incapacità di governo dei partiti, oltre ad aver dato vita a giudizi pretestuosi fondati su argomentazioni deboli e meramente ipotetiche, può considerarsi a tutti gli effetti una forma di aggressione bellica, benché incruenta, sulla cui liceità la comunità internazionale tutta e in particolare l’Ue devono interrogarsi e reagire”.

A dichiararlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.