Università, Pagano (Pdl): Ministro Istruzione garantisca criteri d’accesso meritocratici

 

 

“Per prevenire le disparità e iniquità causate dal sistema di aggregazione degli atenei, introdotto dal decreto n. 196 del 2012,


che rischieranno di inficiare le prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia e odontoiatria e protesi dentaria è stata presentata un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione, il quale, rappresentato dal sottosegretario Rossi Doria in occasione della discussione in Aula, ha condiviso le pesanti preoccupazioni dei proponenti e ha espresso chiaramente l’intenzione di prendere in considerazione il ‘dispositivo’ spiegato in Aula e ad emanare entro 15 giorni un’apposita circolare a cui tutte le 12 aggregazioni delle 38 università interessate dovranno adeguarsi”.

E’ quanto afferma Alessandro Pagano del Pdl, membro della Commissione Finanze della Camera, in qualità di promotore e primo firmatario dell’interpellanza al ministro dell’Istruzione, sottoscritta da oltre 40 parlamentari tra i quali molti autorevoli esponenti del precedente governo.

“Fermo restando – prosegue - che possiamo ritenerci soddisfatti per quel che riguarda l’emanazione di una circolare ad hoc in tempi ristretti, tuttavia non possiamo esimerci dal ribadire la necessità dell’introduzione di un sistema basato sulla graduatoria unica nazionale, al pari di altri pubblici concorsi come quello in magistratura ”.

“Episodi di ‘dolo’ – sottolinea Pagano - come quello riportato dal Corriere del Mezzogiorno del 24 luglio scorso e risoltosi nell’arresto di 6 persone, tra cui anche un docente universitario, e a decine di indagati non devono più ripetersi, né tanto meno deve accadere che uno studente venga favorito da un ateneo con criteri di controllo più lassisti rispetto ad un altro che invece viene penalizzato dai controlli più ‘seri’ condotti in altre università”.

“Per tali ragioni, - conclude - abbiamo inteso richiamare l’attenzione del ministro Profumo su una serie di punti imprescindibili: un omogeneo sistema di controlli in tutti gli atenei italiani ispirato al ‘modello Cambridge’, che preveda un numero di commissari deputati alla sorveglianza delle prove proporzionato agli studenti, specie se ci sono più aule; l’assegnazione dei posti mediante sorteggio e attribuzione di apposito talloncino contrassegnato, e l’inamovibilità del posto stesso oltre ad una distanza minima tra un candidato e l’altro; nonché un efficace sistema di schermature ‘tarate’ su alti livelli che impedisca l’assoluto uso di apparecchiature elettroniche”.