L'On. Pagano sulle infiltrazioni. "Basta con le illazioni contro gli agricoltori".

 

 

"Sulle proteste che in Sicilia, da giorni, piccoli imprenditori e agricoltori stanno conducendo per richiamare l'attenzione delle istituzioni sulle drammatiche condizioni dell'economia siciliana,


è venuto il momento di dire basta a qualsivoglia strumentale illazione tesa a destituire di ogni fondamento le ragioni della protesta insinuando che le manifestazioni in corso siano opera della mafia".

E' quanto afferma in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

"Sebbene non sia possibile escludere il rischio di qualche infiltrazione criminale all'interno di una manifestazione condotta, essenzialmente, da persone perbene ma esasperate, - prosegue - tuttavia il pur minimo sospetto privo di riscontri non deve distogliere l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica dalle conseguenze di un sistema di riscossione esattoriale vessatorio e iniquo, a tal punto penalizzante per le imprese siciliane da indurre imprenditori e agricoltori a disperate ed eclatanti forme di protesta, purtroppo anche in danno dei propri concittadini".

"Gli operatori del settore agricolo, in particolare, sono al colmo dell'esasperazione: molte imprese sono sull'orlo del fallimento, con conseguenti perdite di posti di lavoro, a causa dell'impossibilità di prosecuzione di ogni attività dovuta al sequestro di beni strumentali ad opera dell'agenzia di riscossione Serit/Equitalia".

"Per mettere fine a questo indicibile stato di sofferenza e disperazione che unisce l'intero popolo siciliano, dagli imprenditori, che non sono posti in condizione di lavorare, ai cittadini, che non riescono a condurre un'esistenza serena e 'normale' a causa dei blocchi, - conclude - ci appelliamo al governo affinchè intervenga per risolvere questa difficile crisi, dapprima introducendo all'interno del decreto milleproroghe una misura che disponga la revoca, in via straordinaria, delle procedure esecutive condotte da Serit/Equitalia".