Gay. Pagano (NCD): Premier intervenga su Linee guida Unar

 

 

 

 

“Le ‘Linee guida’ dettate dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) del ministero per le Pari opportunità per ‘orientare’ il lavoro giornalistico in relazione alle tematiche Glbt, lo ribadiamo, ‘imbavagliano’ la libertà d’informazione ed espressione”.


Ad affermarlo il deputato di Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano.

“In base al documento dell’Unar – prosegue - i giornalisti, per evitare di essere deferiti all’Ordine e di subire sanzioni, saranno costretti a rispettare una sorta di decalogo che impone loro, di fatto, di affrontare le tematiche Glbt in maniera ‘compiacente’”.

“Solo per fare un esempio degli innumerevoli ‘diktat’ insiti nelle ‘Linee guida’, - aggiunge – basti pensare che dovranno adoperarsi espressioni come ‘lavoratrice del sesso trans’ al posto di ‘prostituti’ o ‘prostitute’, o di chiedere preventivamente il permesso all'interessato se usare il termine ‘il trans’ o ‘la trans’, o riferirsi al fatto che il matrimonio non esiste in natura mentre l’omosessualità sì”.

“Per imporre all’opinione pubblica l’ideologia Glbt attraverso organi d’informazione ‘addomesticati’, è stato redatto, dunque, questo documento con l’ausilio di un gruppo di lavoro composto esclusivamente di associazioni gay e lesbiche, ben 29, quali, solo per citare le principali, Arcigay, Equality Italia, Gay Center/Gay Help Line, Gay.Net”.

“In presenza di un tale ‘sbilanciamento’, per usare un eufemismo, a favore delle associazioni Glbt, nonché di fronte alle gravi conseguenze per la libertà di opinione ed espressione abbiamo presentato anche alla Camera come gruppo Ncd, dopo l’iniziativa di ieri del Senato, un’interpellanza, a prima firma Roccella, Pagano, Costa più altri 19 deputati di Nuovo Centrodestra, con cui chiediamo al presidente del Consiglio un intervento urgente. Su queste basi, cioè sui pericoli che le nuove forme di dittatura del XXI secolo comportano, si gioca, infatti, il futuro della coalizione”, conclude.