Raid cimitero San Cataldo. Pagano: “Soddisfazione per successo indagini ma proseguire cammino prevenzione e repressione”

 

 

 

 

 

“In merito al successo dell’operazione delle forze dell’ordine


che ha condotto all’individuazione degli autori del raid nel cimitero di San Cataldo nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, non possiamo che complimentarci con la Questura di Caltanissetta e segnatamente con il Questore dott. Filippo Nicastro e il dott. Fabio Lacagnina che ha diretto le indagini con la Digos, coadiuvati dai carabinieri della tenenza di San Cataldo, e con la dott.ssa Simona Filoni, procuratore presso il Tribunale dei minori.

Fatte queste doverose  e importanti premesse, data la gravità della vicenda, è necessario svolgere alcune considerazioni.

In primo luogo, la ‘giustizia’ non deve fermarsi limitandosi all’individuazione dei responsabili materiali di questi reati talmente vili da aver suscitato lo sdegno e l’indignazione di tutti. Una reazione ‘blanda’ degli organi giudicanti produrrebbe, infatti, ulteriori atti di emulazione, specie in considerazione del fatto che, se  fosse confermato quello che tutti sanno a San Cataldo, quella notte erano presenti, oltre ai due autori degli atti di vandalismo, circa 40 ragazzi che hanno assistito al ‘fattaccio’. Ebbene, questi 40 giovani, insieme a tante altre migliaia di adolescenti di mezza Italia che hanno seguito la vicenda su internet e che sono ancora fragili sotto il profilo della formazione culturale e psicologica, sarebbero tentati di emulare questi bulli se non arrivasse una punizione esemplare. I reati commessi sono gravissimi e vanno dal vandalismo, al vilipendio delle tombe fino ai delitti contro la pietà dei defunti e contro il sentimento religioso. Ma non ci si dovrà solo limitare all’aspetto repressivo, in quanto il percorso riabilitativo intrapreso dovrà coinvolgere tutte le agenzie educative della città per evitare che simili episodi si ripetano.

E questo vale anche per i genitori. Pare infatti siano stati parecchi i genitori che, assistendo i propri figli nella fase delle indagini, abbiano sminuito e sottovalutato, talora anche con un certo fastidio, il comportamento dei loro ragazzi, giudicandolo poco più che una bravata.

In terzo luogo, infine, anche il Comune dovrà fare la sua parte e la presenza della stimata Commissaria Licia Messina ci rende fiduciosi sulla possibilità che, nella sua qualità di vice prefetto, sarà approvato un regolamento, così come avviene in altri Comuni, che consenta a San Cataldo di costituirsi parte civile ogni volta che la Città subisca un danneggiamento, si tratti di una panchina rotta, di un muro imbrattato o di un atto vandalico nella villa o nel cimitero poco importa, l’importante è che l’inquietudine dei cittadini che si percepisce dopo ogni delitto trovi piena risposta.

Dobbiamo renderci conto che negli altri Paesi che noi ammiriamo per l’ordine e il buon funzionamento della cosa pubblica, come Usa e Germania solo per fare un esempio, ad una costante funzione educativa si accompagna una fase di prevenzione altrettanto capillare e incisiva”.

E’ quanto afferma, in una nota, il deputato di Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano