Siria, Pagano (Pdl): Fare pi ù che mai proprie parole e iniziative Papa Francesco

 

 

 

“E’ ovvio che lo scoppio di un conflitto in Siria potrebbe diventare mondiale e provocare una crisi economica pressochè irrisolvibile, ma a destare profonda preoccupazione è anche la destabilizzazione di un’area suscettibile di divenire dominio incontrastato dell’integralismo qaedista più violento e spietato”.


 

Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano.

“Di fronte a tali rischi e alla concreta possibilità che possano essere sacrificate vite innocenti, - prosegue - bisogna fare più che mai proprie le parole di Papa Francesco, partecipando in maniera attiva e convinta alla giornata di domani di digiuno e preghiera indetta dal Santo Padre”.

“Opporsi alla guerra in Siria – sottolinea -  non significa ‘sposare’ la causa di Bashar al Assad: la crisi siriana presenta, infatti, profili di notevole complessità che fanno sì che non si possa parlare con nettezza di ‘buoni’ e di ‘cattivi’sia riguardo il regime di Assad, sia riguardo i suoi oppositori. Il primo, infatti, incarna una dittatura militare di stampo nazionalista e laicista, pronto a tradire l’Occidente di cui pure invoca l’aiuto. Nei secondi invece è presente un islam politico preda delle correnti fondamentaliste più ostili all’Occidente e alle minoranze cristiane. Ma presumere, come fa Obama, di risolvere questa crisi in maniera tanto approssimativa quanto imponderata ricorrendo all’uso delle armi non configura certamente una ‘guerra giusta”, conclude.