Omofobia, Pagano (Pdl): Parlamento rifletta

 

 

 

“Oltre ai numerosi profili d’incostituzionalità riscontrati, anche sotto il profilo procedurale il ddl sull’omofobia e trans fobia ha presentato sin dal primo giorno evidenti e gravi ‘anomalie’ che fanno comprendere la genesi liberticida di tale legge:


1. anzitutto, non discutendo gli emendamenti in Commissione Giustizia attraverso un contingentamento ‘anomalo’ e ‘illegale’ si è dato uno ‘schiaffo’ al regolamento delle Commissioni; 2. anche il voto in seduta notturna è apparso indice di scarsa chiarezza e trasparenza;

3. la discussione generale in Aula è avvenuta anch’essa in seduta notturna, in prossimità delle festività ferragostane e dunque in un emiciclo di Montecitorio pressoché deserto;

4. i rilievi della Commissione Affari costituzionali non sono stati recepiti nonostante il ‘peso’ delle osservazioni effettuate e la larghissima e trasversale maggioranza che le aveva determinate; da qui la conclamata certezza dell’incostituzionalità del provvedimento;

5. oggi, di fronte alle emergenze legislative necessarie al Paese e reclamate dagli italiani, si sta forzando il voto di una legge nonostante gli evidenti vizi d’incostituzionalità e nonostante la presenza di un ‘blocco’ incontestabile di 100 voti formato da Pdl, Lega e FdI, come ha certificato il voto di ieri sulle pregiudiziali d’incostituzionalità. Blocco non disponibile ad avallare norme liberticide nel solco della legge Mancino.

Da qui l’invito a tutti alla riflessione affinché il provvedimento venga rinviato in Commissione Giustizia per riscrivere questa legge in maniera davvero democratica e partecipata”.

Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano.