Iraq, Pagano (Pdl): Da Usa e Onu impegno concreto per fermare massacri dissidenti iraniani

 

 

 

 

“In merito al massacro di 52 membri della resistenza iraniana in esilio a Camp Ashraf, in Iraq, e al rapimento di 7 persone, tra cui 6 donne, avvenuti lo scorso 1° settembre ad opera di un ‘commando’ agli ordini del regime iraniano in concorso con il governo iracheno, chiediamo ancora una volta agli Stati Uniti e all’Onu di intervenire per scongiurare nuovi massacri e ripristinare così il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale”.


E’ quanto afferma il deputato del Pdl Alessandro Pagano, in qualità di presidente del Comitato italiano di parlamentari e cittadini “Iran libero”, intervenendo al simposio internazionale convocato a Ginevra nella sede dell’Onu sulla questione dell’Iran.

“E’ preciso dovere degli Usa e dell’Onu – sottolinea – intervenire al più presto e in maniera concreta, sia in ragione degli accordi siglati che li impegnano a difendere i membri della resistenza, sia soprattutto per ragioni di carattere umanitario. Da fonti accreditate apprendiamo, infatti, che le 7 persone tenute in ostaggio sono sottoposte a torture e violenze e corrono il serio rischio di essere condotte in Iran per essere messe a morte”.

“Siamo qui oggi per impedire questa ennesima barbarie e ribadire che il rispetto dei diritti umani deve valere anche per Iraq e Iran e non solo per Siria e Libia, al centro, evidentemente, di un intreccio di interessi politici ed economici che le questioni irachene e iraniane forse non suscitano negli Stati Uniti, cui, tuttavia, chiediamo un impegno serio e concreto per dimostrare la propria credibilità all’intera comunità internazionale”, conclude.