Giovedì 26 Settembre 2013 15:43
“Il fuoco di polemiche e le minacce di boicottaggio scatenate dalle parole dell’imprenditore Guido Barilla,
‘reo’ di essere a favore della famiglia tradizionale e di incentrare su di essa le campagne pubblicitarie della propria azienda, confermano una volta di più come in Italia la libertà di espressione e di opinione sia concretamente minacciata dall’azione di poche ma potenti lobby decise ad imporre ad ogni costo l’ideologia gender”.
Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano.
“Chi come Guido Barilla - sottolinea - ‘osa’ esprimere pubblicamente un’opinione ‘sgradita’ a tali lobby, seppure in maniera garbata e assolutamente rispettosa della dignità delle persone omosessuali, rischia comunque il ‘linciaggio’ e la censura, proprio come accaduto domenica scorsa a Casale Monferrato dove i relatori del convegno ‘Gender, omofobia, trans fobia. Verso l’abolizione dell’uomo?’ sono stati sottoposti a insulti e intimidazioni da un gruppo di attivisti dei collettivi ‘gay’”.
“Il radicalismo e l’estremismo gender, che gli episodi citati incarnano ma che sono solo la punta di un iceberg, devono indurre tutti alla riflessione sui reali rischi per la libertà di opinione e di espressione derivanti dall’entrata in vigore della legge sull’omofobia di cui oggi tanto si discute. I diritti fondamentali della persona costituzionalmente garantiti non possono essere sacrificati in nome delle ideologie e di un progetto sociale contrario all’interesse generale del Paese, ed è per questo che proseguiremo, in ogni sede, la nostra battaglia contro questa legge liberticida. Invitiamo a riflettere: a legge approvata Barilla sarebbe stato denunciato!”, conclude