Gay: Barilla; Pagano (Pdl): Lobby soffocano libertà di espressione con metodi stalinisti

 

 

 

“Gli attacchi e le minacce di boicottaggio subite da Guido Barilla per aver osato esprimersi a favore della famiglia tradizionale, dimostrano come sia necessario porre all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica la pericolosità insita nell’estremismo fondamentalista dell’ideologia gender.


 

 

Quanto subito da Barilla, non è che l’ennesimo caso di una lunga serie di episodi di intolleranza di cui restano vittime quanti manifestano idee diverse da quelle della ideologia gender. Tra gli episodi più recenti e più gravi, ricordiamo il ‘raid’ di un gruppo di attivisti del  Coordinamento Torino pride Glbt e dei collettivi Altereva e Arcigay che il 22 settembre scorso, a Casale Monferrato, ha impedito, in maniera violenta e prepotente, lo svolgimento del convegno ‘Gender, omofobia, trans fobia. Verso l’abolizione dell’uomo?’”.

E’ quanto dichiara l’On. Alessandro Pagano del Pdl, illustrando in Aula l’interpellanza urgente al ministro dell’Interno in merito ai fatti di Casale Monferrato.

“Se a scatenare la reazione violenta delle lobby gay è bastata una manifestazione pubblica incentrata su temi di rango costituzionale, come la famiglia tradizionale fondata sull’unione di un uomo e una donna, e giuridico-sociologici, come il ddl sull’omofobia e la legge Mancino, o le innocenti considerazioni di Guido Barilla, tutti atti pacifici e non lesivi della dignità di alcuno, ci domandiamo cosa accadrà una volta che il ddl sull’omofobia dovesse diventare legge. Una situazione da polizia stalinista che siamo impegnati a contrastare per salvaguardare la libertà di opinione e di espressione”, conclude.