“Nonostante il decreto legge Imu si caratterizzi per una propensione, senza dubbio positiva, al contenimento dell’imposizione fiscale, tuttavia non possiamo dire altrettanto delle nuove norme da questo previste in materia di sfratto per morosità”.

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Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano.

“In base alla nuova disciplina – spiega Pagano - i prefetti avranno il potere di graduare gli sfratti sottraendo ai giudici il potere di determinare il momento in cui il proprietario ha diritto a rientrare in possesso del proprio immobile. Sappiamo bene come il prefetto sia soggetto a mille pressioni che lo portano ad invocare imprecisate situazioni di disagio sociale, rimandando l'esecuzione di provvedimenti ai quali il locatore ha pieno diritto. Il diritto del proprietario al rilascio dell’immobile da parte dell’inquilino moroso subirà, dunque, un ingiusto pregiudizio, e questo a causa di Pd e Sel che, attraverso un ‘blitz’ notturno in Commissione, hanno dapprima imposto tale provvedimento, per poi difenderlo pervicacemente in Aula contro tutto e tutti". 

“L’ostinata e cieca difesa di Pd e Sel di questa norma palesemente incostituzionale – sottolinea - non si spiega se non con un rigurgito ideologico e propagandistico di matrice ‘sessantottina’. Per evitare che i proprietari di immobili subiscano una vera e propria espropriazione, nonché in prospettiva della valanga di ricorsi che ne conseguirà, è necessario che la norma in questione, nel successivo passaggio in Senato, venga emendata. Alla Camera si è determinato un ‘interessante’ fronte Pdl-Lega-M5S-SC-FdI contro tale normativa. Siamo ottimisti che al Senato possa verificarsi lo stesso, anzi che il fronte possa addirittura ampliarsi in nome di una ‘battaglia’ comune contro una legge oggettivamente ingiusta oltre che incostituzionale”, conclude.