Privatizzazioni, Pagano (NCD) a Catricalà: Italia non è discount

 

 

 

 

“Quanto al piano di dismissioni al vaglio del governo è appena il caso di ricordare al viceministro allo Sviluppo economico Catricalà che,


 

visti gli esiti infelici del processo di privatizzazione che è stato condotto in Italia specie a cavallo degli anni ’90, per il bene del Paese è quanto mai necessario procedere con estrema cautela e lungimiranza per evitare che la cessione di quote delle partecipate statali si trasformi in un ‘discount’ ad uso e consumo dei poteri forti stranieri”. Ad affermarlo il deputato di Nuovo Centro Destra Alessandro Pagano.

“Non dobbiamo cedere alle pressioni dell’Europa che a più riprese ci chiede di risolvere il problema dell’alto indebitamento pubblico ‘suggerendo’ misure certamente non eque né tantomeno risolutive”, sottolinea Pagano, che aggiunge: “Basti pensare, solo per fare un esempio, alle gravi conseguenze per la nostra economia se dovessimo ‘privarci’ di Eni, cioè della compagnia che assicura all’intero Paese un bene primario come l’energia e che in più macina utili nei confronti del Tesoro per un valore complessivo di 170 milioni di euro all’anno e di ben 1 miliardo verso la Cdp. Non è certamente questo un modello di privatizzazione ‘sostenibile’ che possiamo avallare. Il criterio guida non può che essere il supremo interesse della nazione ed è importante – conclude - che l’esecutivo non lasci che sia il forte pressing dell’Ue ad avere la meglio”.