Gay, Pagano (Ncd): Su Linee guida Unar, risposta vice ministro Guerra faziosa e insoddisfacente

 

 

 

‘‘La risposta del vice ministro del Lavoro con delega alle Pari Opportunità Maria Cecilia Guerra ai promotori della petizione online contro le Linee guida dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) è non solo insoddisfacente ma del tutto faziosa.


Le Linee guida, occorre ribadire, sono state elaborate con il contributo esclusivo di ben 29 associazioni Glbt, dunque senza alcuna possibilità di un’interlocuzione ampia e senza alcun rispetto del principio del contraddittorio, allo scopo di ‘indurre’ i giornalisti a scrivere, di fatto, in maniera positiva delle tematiche ‘gay’ sotto la ‘minaccia’ di sanzioni da parte del Consiglio dell’Ordine in caso di mancato rispetto dei criteri orientativi previsti dal documento.

Come puo’ un’autorità dello Stato che dovrebbe garantire imparzialità ed equilibrio nell’azione di governo, quale è il vice ministro Guerra, avallare un provvedimento cosi’ sbilanciato a favore di alcune lobbies, che avrà come conseguenza inevitabile quella di imbavagliare la libertà di informazione e di espressione?

Non è possibile che per giustificare questi metodi appartenenti al ventennio debbano invocarsi l’Europa, le Nazioni Unite arrivando tra un po’ a scomodare anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Vice ministro Guerra, senza voler apparire irriguardosi nei suoi confronti, abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità spiegando chiaramente le ragioni della necessità di questo documento.

Noi continuiamo ad essere dalla parte della libertà di opinione e di espressione, ed è per questo che dopo la presentazione di una prima interrogazione la scorsa settimana alla Camera ne presenteremo un’altra in cui chiederemo ragione dell’incredibile pressione che le lobbies Glbt esercitano per vedere realizzati i propri interessi di parte a danno della collettività’’.

 

Ad affermarlo il deputato di Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano.