Don Pino Puglisi: il martire della legalità.

 

 

Sintesi dell'intervento dell'On. Alessandro Pagano in occasione della Beatificazione di Don Pino Puglisi

Gela, 12 Maggio 2013 - Parrocchia Santa Lucia 


1. Don Puglisi era convinto che l'azione di ciascun uomo debba sempre far riferimento al Vangelo. In concreto, bisogna essere attenti a ció che c'é da fare in terra, ma sempre con lo sguardo al Cielo.

 2.  don Puglisi era attento ai giovani: a. l'educazione ai bambini trascurati; b. le grandi domande  dei giovani; c. la mentalità deviata dei mafiosi) ; ma anche  alle donne (forza dirompente che scardina la mentalità collettiva). 

3. Don Puglisi sapeva che c'è una distanza incolmabile tra fede cristiana e mafia ("La mafia è satanica"). 

4. Don Pugisi sapeva, per sua esperienza che quando ci si ribella alla mafia c'é un  martirio non solo fisico ma anche psicologico (le calunnie che subiva). 

5. Egli propugnava un collegamento fra Cultura e fede (cambiamento della mentalità, degli stili di vita e della visione della vita)

 6. Sapeva che la Giustizia è una  edificazione del Regno di Dio, anche in terra. E che Dio è spartiacque per distinguere il bene c/ il male; 7. La sua vita è la prova che L'Amore vince sempre sull'odio. 

8. Non voleva  Cristiani taciturni e facili al compromesso (vedi Mons. Naro). 

9. La Verità tutta!        

10. Non era un prete antimafia, era una persona normale. ("Signore, fai che io sia strumento valido per la salvezza del mondo")