Corridoi turistici, sei deputati Lega scrivono a governatori del Sud per chiedere rotte verso il Mezzogiorno e cooperazione macroregionale.

 

 

 

 

 

 

 

Dobbiamo rilanciare il turismo che rappresenta il 15% del prodotto interno lordo del nostro paese, ma il governo rosso giallo PD cinque stelle di Giuseppe Conte non sta facendo nulla.


I tassi di contagio del coronavirus nelle regioni meridionali sono i più bassi d’Europa e tra i più bassi del mondo. Cosa aspetta Conte a promuovere il sud in europa? Ecco la proposta dei deputati europei e nazionali della lega delle regioni meridionali.

Corridoi turistici, sei deputati Lega scrivono a governatori del Sud per chiedere rotte verso il Mezzogiorno e cooperazione macroregionale.

Dopo l’interrogazione alla Commissione UE presentata pochi giorni fa dagli eurodeputati della Lega Vincenzo Sofo, Andrea Caroppo e Annalisa Tardino, i tre parlamentari europei insieme alla collega Lucia Vuolo e ai deputati Alessandro Pagano e Domenico Furgiuele quest’oggi hanno scritto una lettera ai governatori delle regioni del Mezzogiorno per chiedere di adeguarsi agli standard enunciati dall’UE e di attivarsi per la stipula di accordi bilaterali tra il Governo italiano e altri Paesi per la creazione di corridoi turistici verso il Sud Italia.

 

“Vista la bassa incidenza del contagio il Sud Italia potrebbe accogliere in sicurezza turisti provenienti dall’estero proponendosi come destinazioni alternative a mete come Croazia e Grecia, consentendo da un lato al nostro Paese di non perdere a vantaggio di altri Stati questa grossissima fetta di turismo che vale circa 45 miliardi di euro l’anno e dall’altro di promuovere all’estero il nostro Meridione, il cui turismo oggi è ancora prevalentemente nazionale.”

La richiesta dei sei rappresentanti del Carroccio ai governatori del Sud é quella di adeguarsi nel minor tempo possibile ai criteri posti dalla Commissione Europea e di fare pressione sul Governo affinché individui immediatamente dei partner internazionali con i quali sottoscrivere appositi accordi bilaterali e chieda al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) di divulgare il livello epidemiologico delle singole Regioni e non solo nazionale.

 

“La mancata urgente attivazione nel senso sopra descritto - spiegano i firmatari - rischia di far perdere al Sud l’opportunità non solo di salvare almeno parzialmente l’imminente stagione estiva e di far ripartire con estremo ritardo un settore vitale per la sua economia ma anche di affermarsi per il futuro come meta per il turismo internazionale. Per questo riteniamo inoltre che sia il momento di riflettere sull’opportunità di avviare un tavolo di cooperazione macroregionale tra le regioni del Sud così da pianificare insieme la fase 2 della crisi Covid-19 nonché le strategie di sviluppo a medio-lungo termine di questi territori.