Resoconto stenografico dell'intervento dell'On. Alessandro Pagano concernente le aggressioni subite delle #sentinelleinpiedi. 27.10.14

  

 

 

ALESSANDRO PAGANO. Signor Presidente, signor sottosegretario, al di là della stima personale, che ovviamente rimane immutata, e al di là dell’impostazione complessiva che lei ha voluto dare, devo dire che in qualche passaggio sono rimasto insoddisfatto.


 

      Partiamo da alcuni presupposti certi e cioè il fatto che il Ministro dell'interno Angelino Alfano ha diramato delle circolari - due per la precisione - riguardanti le problematiche cui le Sentinelle in piedi sottostavano rispetto ad una, tra virgolette, “violenza”, che in una certa fase storica, da qualche mese, si sta realizzando.

               Era evidente, era nelle cose e lo avevamo spiegato! Io ricordo che in quest’interrogazione del 10 giugno 2014, in qualche passaggio, dicevo che c'era un'escalation di violenza contro le sentinelle in piedi. È evidente che questo non era frutto di una profezia - non sono dotato di palle di vetro oppure di doti soprannaturali - ma perché avevamo osservato i fatti ed era evidente che si stavano manifestando cose non assolutamente consuete.

               Quindi abbiamo osservato per tre, quattro, cinque, sei volte dei segnali inquietanti. Orbene, il fatto stesso che oggi il Governo ci venga a parlare come se ci fossero delle manifestazioni tra controparti e, in alcuni passaggi, testualmente “manifestazioni più vivaci”, con riferimento alle manifestazioni del 7 ottobre; oppure, citazione di Pisa, testualmente: “250 persone di distinte fazioni hanno creato schiamazzi”, per forza di cose devo essere assolutamente non concorde in questi passaggi, perché sappiamo bene che l’impostazione del Ministro con le circolari è stata assolutamente soddisfacente, però sappiamo anche che nei territori, forse, qualche questura ha un po’ sottovalutato gli eventi e, forse, anche chi le ha preparato questa relazione non ha tenuto in debito conto il fatto che le contromanifestazioni delle lobby gay, lesbiche, transessuali e bisessuali non erano autorizzate.

               Che poi all’interno di una di queste manifestazioni ci siano stati anche soggetti appartenenti a Forza Nuova, la cosa ci lascia indifferenti, perché è evidente che non può essere che un caso debba diventare la regola.

               Ho qui - e la leggerò - una lettera che mi è giunta da Daniela Bovolenta, che è una sentinella in piedi, che ha scritto questa lettera aperta. La leggo qui, perché questo è il massimo del consesso democratico e perché soprattutto resterà agli atti. I passaggi principali penso che valga la pena citarli testualmente, perché vengono da una persona che era là e i fatti citati non sono stati smentiti da nessuno.

              “Le sentinelle - dice Daniela Bovolenta - è bene ricordarlo sono una rete aconfessionale apartitica che ha scelto come forma di protesta la veglia silenziosa”. Signor sottosegretario, sottolineo che scendono “in piazza per un’ora a leggere un libro, simbolo della formazione permanente. Le sentinelle sono nate per contrastare il progetto di legge Scalfarotto sull’omofobia, che tenta di introdurre nel nostro ordinamento il reato di opinione con la scusa della lotta all’omofobia. Il presupposto è la convinzione che per contrastare ogni atto odioso di violenza sugli omosessuali sia sufficiente applicare le leggi vigenti che tutelano ogni cittadino, eventualmente con l’aggravante, già prevista, dei motivi abietti. Inoltre le sentinelle vogliono ribadire il loro diritto a dire che la famiglia si fonda sul matrimonio di un uomo e di una donna e che i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà.”

               Questo è l’obiettivo che hanno le sentinelle in piedi e per fare ciò agiscono nel silenzio più assoluto, leggendo libri, rispettando tutti e chiedendo uguale rispetto. Ma così non è. Così non è, perché le lobby gay, lesbiche, bisessuali e transessuali stanno cominciando a diventare sempre più violente, perché vogliono imporre il pensiero unico. Io penso - e vado e mi avvio alla conclusione nell’ultimo minuto che mi rimane - che sia giusto citare questo passaggio che penso sia importante: “Bisogna prendere atto” dice la Bovolenta “che sotto la facciata di tolleranza e libertà si sta imponendo una forma di pensiero unico, dalla quale è sempre più difficile dissentire, una "dittatura dei diritti" che non tiene conto né del diritto a pensarla diversamente, né di quello ad esprimere critiche sull'argomento”.

               Basta usare un vecchio trucco, in vigore fin dalle assemblee studentesche degli anni Settanta: l'impraticabilità politica a chi non piace. Allora bastava dire, negli anni Settanta, che una persona o un gruppo di persone erano fascisti e ad essi veniva negato ogni diritto di parola. Il "fascista!" di oggi, signor sottosegretario, è l'omofobo: basta non pensarla in maniera uguale alle lobby gay, lesbiche, transessuali e bisessuali e queste ultime insultano chiunque appellandolo "omofobo". Anche se quel poverino è uno che dice che vuole soltanto una famiglia fondata da un papà e da una mamma, che ha il massimo rispetto di tutto e di tutti, e che chiede che il matrimonio debba essere solo tra un uomo e una donna.

  PRESIDENTE. Concluda.

ALESSANDRO PAGANO. Chiudo. Negli ultimi dieci secondi dico una cosa: le sentinelle in piedi sono persone pacifiche, silenziose, con un libro in mano e che sono insultate ed aggredite da gruppi di arrabbiati. Sottosegretario, guardi che noi stiamo dicendo che le lobby gay non si fermeranno qui, andranno oltre, quindi è bene che si spieghi alle questure, che da oggi in avanti questo problema non può essere lontanamente sottovalutato e che ci sia il massimo dell’attenzione.

 

@alepaganotwit