Ampio approfondimento giornalistico relativo alla assoluzione dell'On. Alessandro Pagano in merito alla vicenda Sant'Elia

 

 

 

  

 

 


 

 

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 La Sicilia Venerdì 14 Marzo 2014. Concorso in abuso  l'On. Pagano assolto.

 

La sentenza è stata pronunciata ieri pomeriggio dai giudici di secondo grado dopo circa tre ore di camera di consiglio. Il pg aveva chiesto 1 anno e 6 mesi di reclusione

Non ci sono elementi che possano dimostrare che il deputato nazionale del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano abbia effettivamente determinato la nomina del chirurgo Silvio Morini come primario di Chirurgia dell'ospedale "Sant'Elia" nel 2008. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione penale della Corte d'Appello (presidente Aldo De Negri, consiglieri Giovanbattista Tona ed Alberto Davico), che ieri sera hanno assolto Pagano "perché il fatto non sussiste" con la formula dubitativa ("quando manca, è insufficiente o contraddittoria la prova", recita il codice penale).

Per Pagano, che aveva scelto il rito abbreviato, è di fatto la seconda assoluzione dopo quella pronunciata in primo grado dal gup Marcello Testaquatra "perché il fatto non sussiste" e ribaltata dalla seconda sezione penale della Corte d'Appello con una condanna a 5 mesi con pena sospesa. Poi, nel luglio scorso, la decisione della Cassazione che ha annullato la condanna e rinviato gli atti ad una diversa sezione della Corte d'Appello sostenendo che le responsabilità fossero da attribuire solo agli ex vertici dell'ospedale, ma che non era stato dimostrato un interesse determinante di Pagano.

L'ACCUSA. Da un lato la tesi dell'accusa, che vedeva una "regia" di Pagano nella vicenda legata all'annullamento della procedura di selezione per la nomina a primario - risalente al 2007 - al termine della quale erano stati giudicati idonei i quattro candidati che presentarono domanda, ovvero i chirurghi Arcangelo Lacagnina, Michele Ricotta, Carmelo Venti e Cesare Cannemi. Secondo l'accusa Pagano avrebbe esercitato pressioni sugli ex vertici del "Sant'Elia" per far si che venissero prima riaperti e termini e poi annullata la procedura selettiva in modo da nominare poi, nel 2008, il chirurgo Morini con incarico esterno.

Secondo l'accusa la prova sarebbe stata fornita dalle numerose conversazioni telefoniche che Pagano avrebbe avuto con il manager del "Sant'Elia" Alberto Paladino proprio quando venne riaperta ed annullata la selezione e poi quando venne nominato Morini con incarico esterno. La richiesta di condanna del sostituto procuratore generale Fernando Asaro era stata di 1 anno e 6 mesi, la stessa sollecitata nel precedente giudizio d'appello.

Richiesta a cui si erano associati i legali di parte civile dei quattro medici che sarebbero stati danneggiati e dell'Azienda sanitaria provinciale nissena, ovvero gli avvocati Emanuele Limuti, Dino Milazzo, Davide Schillaci e Carmelo Peluso, i quali avevano pure presentato richiesta di risarcimento.

LA DIFESA. Una ricostruzione avversata dai legali di Pagano, gli avvocati Grazia Volo e Nino Caleca, i quali hanno chiesto l'assoluzione del loro assistito. Per i difensori, infatti, non vi era alcun elemento che potesse dimostrare le pressioni ed imposizioni dell'on. Pagano agli allora dirigenti del "Sant'Elia" Alberto Paladino, Giuseppe Amico, Franco Maniscalco e che anzi il deputato si era impegnato per risolvere i problemi dell'ambiente sanitario nisseno. Lo stesso Pagano, quando venne ascoltato nel corso del processo di primo grado, disse di preferire che Morini rimanesse come primario di Chirurgia all'ospedale "Raimondi" di San Cataldo.

La difesa, inoltre, ha sempre sottolineato che non sarebbe stata fatta una valutazione complessiva delle telefonate tra Pagano e gli ex dirigenti dell'ospedale e che gli inquirenti si sarebbero limitati a prendere in esame solo i periodi chiave della vicenda e non le intere annate 2007 e 2008. Entro due mesi la Corte depositerà la motivazione della sentenza.

Vincenzo Pane

La Sicilia Venerdì 14 Marzo 2014. "Ho sempre agito con onestà intellettuale e con il massimo rispetto delle istituzioni"

Si è detto soddisfatto per l'esito del nuovo processo d'appello il deputato nazionale del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano, che lo ha visto uscire assolto. «E' durata cinque anni - ha detto il deputato sancataldese - per cinque anni sono rimasto in rigoroso silenzio perché sono sempre stato rispettoso delle istituzioni e della magistratura, che hanno importanza fondamentale. Mi auguro che dopo quattro gradi di giudizio sia finita qui la storia di Alessandro Pagano imputato. Sono passato attraverso tre giudizi di Corte, compreso uno di legittimità, ovvero la Cassazione. Devo ringraziare i miei avvocati, Grazia Volo, Leo Mercurio, Nino Caleca, Roberto Mangano e Giovanni Pitruzzella che mi hanno assistito nei vari processo. Ho sempre agito con onestà intellettuale e con la schiena dritta. Ho scelto il rito abbreviato ed esprimo soddisfazione perché non è stata la prescrizione a chiudere il processo e per me l'essere assolto a casa mia è come una medaglia. Ho ricevuto la solidarietà di tanta gente e questo vuol dire che ho sempre fatto gli interessi della collettività, lavorando per la buona sanità con correttezza. Questo è dimostrato pure dalla storia umana e professionale di Morini, che oggi lavora in uno dei migliori ospedali siciliano quale è il Civico di Palermo».

Hanno preferito non commentare il verdetto i legali di parte civile, dicendo di volere attendere il deposito della motivazione. L'avv. Dino Milazzo, che assiste i medici Carmelo Venti e Michele Ricotta ha affermato: «Preferisco non commentare, dobbiamo prima leggere le motivazioni». Sulla stessa lunghezza d'onda il legale del chirurgo Arcangelo Lacagnina, l'avv. Emanuele Limuti: «Esamineremo la motivazione per vedere se ci saranno spazi per eventuali impugnazioni, ma al momento non mi sento di esprimere altri commenti».

Vincenzo Pane

Live Sicilia del 14 Marzo 2014. "Pressioni per la scelta del primario".  Assolto l'onorevole Pagano

CALTANISSETTA - Il fatto non sussiste. Assolto Alessandro Pagano, deputato siciliano del Nuovo Centrodestra, al processo d'appello sulle presunte irregolarità nell'espletamento di un concorso all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Hanno avuto ragione gli avvocati Nino Caleca e Grazia Volo.  L'accusa era abuso d'ufficio.

Il dibattimento è stato celebrato su rinvio della Cassazione che aveva annullato la sentenza con la quale Pagano era stato condannato a 5 mesi e dieci giorni. Nel marzo dell'anno scorso la Corte d'appello di Caltanissetta, infatti, aveva ribaltato l'assoluzione di primo grado, ritenendo Pagano colpevole di avere esercitato pressioni, sfruttando la sua posizione di deputato regionale che ricopriva all'epoca, sugli ex dirigenti dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta per far sì che venisse annullato, nella primavera 2007, il concorso per il posto di primario della Divisione di chirurgia. Il concorso si era concluso con il riconoscimento dell'idoneità per quattro candidati. A quel punto, secondo l'accusa che non ha retto al vaglio dei giudici, Pagano avrebbe esercitato pressioni per favorire il chirurgo Silvio Morini, nominato primario all'inizio del 2008.

Alla fine del primo grado, nel novembre 2010, il gup Marcello Testaquatra assolse Paganocon formula piena "perché il fatto non sussiste". Poi arrivò la condanna in appello annullata dalla Cassazione che ordinò di celebrare un nuovo processo (in caso di conferma Pagano avrebbe perso il posto in Parlamento). Oggi l'assoluzione

Seguonews.it. 13 marzo 2014 .Nomina primario “Sant’Elia”, assolto Alessandro Pagano. “Nessuna pressione per l’incarico al chirurgo Morini”

Si è concluso con un verdetto di assoluzione il processo in cui era imputato il deputato nazionale del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano, finito sul banco degli imputati con l’accusa di abuso d’ufficio perché – secondo la tesi dell’accusa – avrebbe “sponsorizzato” la nomina del medico Silvio Morini a primario del reparto di Chirurgia dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta. La Corte d’Appello di Caltanissetta presieduta da Aldo De Negri (con a latere i consiglieri Giovanbattista Tona e Alberto Davico), oggi pomeriggio ha scagionato il parlamentare per “non aver commesso il fatto”. Un’assoluzione che in questo lungo iter processuale hanno chiesto gli avvocati Grazia Volo, Leo Mercurio, Nino Caleca, Roberto Mangano e Giovanni Pitruzzella, difensori dell’esponente di Ncd. Pagano era stato assolto in primo grado dal Gup di Caltanissetta che lo giudicò con la formula del rito abbreviato, in Appello però fu condannato a 5 mesi e la Cassazione rinviò gli atti per un nuovo esame alla Corte d’Appello che oggi ha pronunciato la sentenza assolutoria.

“La formula liberatoria – spiega l’onorevole raggiunto telefonicamente – è quella più chiara in assoluto e mi scagiona da qualsiasi azione criminogena o illecito. Non abbiamo agito nell’interesse personale ma solo a vantaggio della comunità e per far sì che a Caltanissetta, una città che non è al centro del mondo, prevalesse la buona sanità. Ringrazio l’opinione pubblica che in questi cinque anni mi ha sostenuto e dato fiducia, un sentimento che adesso è confermato dall’ultimo grado di giudizio”.

Pagano sottolinea di non voler fare alcun attacco a chi in questi anni lo ha calunniato e sottolinea come “queste persone adesso se la devono vedere con la propria coscienza” ma il suo intento – così come quelli che lo hanno effettivamente messo in atto burocraticamente – è stato quello di “far prevalere il migliore in assoluto senza alcun pregiudizio o attacco ad altri professionisti. La nostra missione era quella di portare l’eccellenza e questa assoluzione conferma definitivamente che stavamo agendo correttamente. Abbiamo solo creato le opportunità per fare prevalere il merito, poi ha effettivamente vinto il migliore”.

In corsa per la nomina come primario c’erano anche i medici Cesare Cannemi, Michele Ricotta, Arcangelo Lacagnina e Carmelo Venti che si sono costituiti parte civile.

Il deputato parla per sé stesso senza entrare in merito nelle vicende di altri che hanno condiviso con lui parte di questo lungo percorso e del processo. “Non nascondo l’amarezza per la diffidenza subita in questi cinque anni e non nascondo di aver subito pressioni e persecuzioni su chi ha voluto approfittare della vicenda per attaccarmi. Chi mi ha calunniato deve fare i conti per la propria coscienza e a me resta la soddisfazione di aver agito per il bene comune. Io facevo il mio lavoro di deputato – continua con piena soddisfazione -. Morini è veramente un chirurgo straordinario e la sua carriera, dopo l’esperienza nissena, sta proseguendo in modo eccellente: adesso occupa il posto di primario al Civico di Palermo e – paradosso – prende in cura tanti nisseni che hanno scelto di migrare verso il capoluogo siciliano per farsi seguire da un professionista la cui stima ancora è presente in città”.

13 marzo 2014 Il Fatto Nisseno. Assolto Alessandro Pagano (NCD): “Il bene trionfa sempre”. Non commise abuso d’ufficio

CALTANISSETTA – Disteso, rilassato, ma una sottile amarezza traspare dalle sue parole, evidenziata dall’attenzione che usa nello scegliere i vocaboli, sorretto però da una certezza, che potrebbe apparire un luogo comune e invece è una legge dell’ottimismo: “Il bene trionfa sempre”. La frase dell’onorevole Alessandro Pagano, parlamentare del NCD, assolto, per non aver commesso il fatto nel processo in cui era accusato di abuso d’ufficio, descrive nitidamente lo stato d’animo di chi fino a oggi pomeriggio era seduto sul banco degli imputati. Telefonicamente, abbiamo tentato di carpire lo stato d’animo del politico sancataldese che cordialmente ha ripercorso la sua  ”Odissea giudiziaria”. Il verdetto di assoluzione è stato emesso dalla Corte d’Appello di Caltanissetta presieduta da Aldo De Negri (a latere i consiglieri Giovanbattista Tona e Alberto Davico); si è conclusa così, dopo oltre cinque anni, una vicenda giudiziaria che aveva accesso i riflettori su Pagano, ritenuto dalla Pubblica Accusa sponsor della nomina del medico Silvio Morini a primario del reparto di Chirurgia dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta.

“Un amico, fra le tante telefonate ricevute nelle ultime ore, mi ha chiesto, se dopo tanti anni fossi stato assolto per un reato come il furto o la concussione, oggi sicuramente gioiresti ma cosa provi, per essere stato assolto dopo 5 anni per aver contribuito a realizzare una buona sanità? Oltre al danno la beffa, hai fatto del bene e poi sei stato anche accusato. Io ho risposto a quest’amico, non nisseno, personalmente sono soddisfatto. Io ho sempre rispettato la magistratura, ho sempre avuto fiducia cieca nel lavoro dei magistrati. Ricordo che sono stato assolto in primo grado, in Cassazione e oggi; l’unica condanna giunse dopo una camera di consiglio del collegio giudicante, protrattosi per oltre 5 ore, segno della complessità del giudizio stesso”. L’onorevole ripercorre la sua vicenda giudiziaria: assolto in primo grado dal Gup di Caltanissetta, in Appello la condanna a 5 mesi e la Cassazione che rinvia gli atti per un nuovo esame alla Corte d’Appello.

Pagano, ricorda le molte costruzioni giornalistiche e talune strumentalizzazioni che miravano a screditare la sua figura. “Da questa vicenda esco rafforzato, la potrei definire una certificazione sulla legittimità e sulla legalità che ha contraddistinto il mio comportamento in politica e nella mia vita. Continuo a svolgere la mia attività come ho sempre fatto”.

Frasi brevi, incisive, la sensazione che abbia voglia di dire tanto, di come i pensieri e le parole si accavallino nella sua mente, ma con grande correttezza non dimentica chi l’ha difeso. “Mi sembra doveroso in questo momento, ringraziare chi mi è stato vicino con la sua opera professionale.