La Sicilia: E' un accordo di cui solo #Eni può essere felice, la città di Gela no

 

 

Missione romana per gli esponenti: on. Pagano, avv. Greco, dott. Farruggia e don Petralia


Una delegazione del Ncd composta dall'on. Pagano, dall'avv. Lucio Greco, dal consigliere Luigi Farruggia con al seguito il parroco di Santa Lucia don Luigi Petralia ha incontrato ieri nella sede del Mise il sottosegretario Simona Vicari e per l'Eni gli ing. Tannoia e Casa. La delegazione gelese ha espresso le criticità dell'accordo siglato il 6 novembre scorso e rappresentato al governo ed all' Eni che la città non è contenta di quanto sancito.

«Con il prezzo del petrolio sceso del 30% in tre mesi - ha detto l'on. Pagano - la scelta di Eni e del governo appare suicida». Forti critiche sono state lanciate al management dell'Eni per come sono state gestite le raffinerie e per le scelte fatte compresa la rinuncia a raffinare petrolio.

L'avv. Lucio Greco ha evidenziato le debolezze del piano varato per Gela partendo da un documento dello stesso ministero, la Stategia energetica in cui vengono espresse perplessità sulla bioraffinazione.

«La scelta fatta su Gela - ha detto l'avv. Greco - sta creando non tensioni gravi all'indotto. Non c'è seduta consiliare in cui gli operai non protestino. L'accordo va rivisto ma intanto si accelerino gli ammortizzatori sociali».

«Solo l'Eni può essere contenta di quell'accordo - ha sottolineato il consigliere Farruggia - la città non lo è. L'accordo è molto specifico per le parti che riguardano l'Eni e ciò che chiede, diventa aleatorio quando si parla di indotto». Insomma Greco e Farruggia hanno sottolineato che Gela non avrà benefici ma neppure il governo. Gli aspetti sociali sono stati rappresentati da don Luigi Petralia. «L'Eni faccia tutte le bioraffinerie che vuole ma lasci attiva a Gela una linea del petrolio - ha detto il sacerdote- l'economia della città è in ginocchio, la gente non sa come pagare i mutui ed in tanti non hanno neanche gli ammortizzatori sociali. Eni non può lasciare nel lastrico un territorio dopo averlo sfruttato per mezzo secolo».

Maria  Concetta Goldini

02/12/2014

 @alepaganotwit