L’Italia sta precipitando (non solo economicamente) così si uccide la libertà

 

 

di Antonio Socci, 8 giugno 2014


 

Si dice che sia stato un verso di Paul Verlaine cantato da Charles Trenet (“il lamento dei violini è stanco”), a dare il segnale in Francia del D-Day, lo sbarco in Normandia.

Così settant’anni fa, il 6 giugno 1944, tornava la libertà in Europa.

Quale Verlaine e quale Trenet oggi potrebbero accendere gli animi nel nostro Paese se nemmeno ci rendiamo conto che stiamo progressivamente perdendo quella libertà così drammaticamente conquistata?

Siamo tanto vessati e rassegnati da non accorgercene neanche. Eppure tutti gli indicatori segnano allarme rosso. Credete che stia esagerando? Pensate che sia il solito allarmismo enfatico degli apocalittici?

Premesso che io mi colloco da sempre – come opinione e come visione del mondo – fra i moderati e che ho sempre combattuto come la peste estremismi, radicalismi, utopismi, catastrofismi di ogni genere, provo a mettere in fila una serie di fatti e di dati recenti.

[…]

TIRANNIA

Ora in Italia c’è in cantiere addirittura una legge, quella contro la cosiddetta omofobia, che rischia di introdurre perfino il reato d’opinione. Inconcepibile in democrazia. C’è inquietudine pure fra molti giuristi che si chiedono, come Ferrando Mantovani, professore emerito di Diritto penale all’Università di Firenze, se “il prevedibile esito della proposta di legge (se approvata) stante la sua indeterminatezza, sia quello di perseguire penalmente, in quanto atti di discriminazione fondati sulla omofobia, anche il sostenere l’inammissibilità del matrimonio omosessuale, l’esigenza dei bambini di avere un padre e una madre, il divieto di adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali, il formulare giudizi di disvalore degli atti omosessuali sulla base delle Sacre Scritture, della tradizione della Chiesa cattolica e del pensiero di altre religioni; il semplice citare pubblicamente passi evangelici sulla sodomia; il dibattere se l’orientamento sessuale sia modificabile o immodificabile e se la modificazione sia un’affermazione scientificamente fallace o meno; l’applicare a persone omosessuali, che liberamente lo richiedano, le cosiddette terapie riparative per correggere l’orientamento sessuale o considerare meritevole di aiuto il disagio esistenziale di cui soffrono certi omosessuali. Con la conseguente violazione dei diritti, costituzionalizzati, della libertà di manifestazione del pensiero, della libertà religiosa e della libertà di educazione dei genitori verso i figli, comprendente anche l’educazione sessuale”.Peraltro il movimento delle “Sentinelle in piedi”, costituito in molte città per opporsi a questo Ddl, in queste settimane, durante le sue manifestazioni silenziose, è stato sottoposto in più casi ad atti di intolleranza inammissibili, di fronte ai quali le autorità e i media sono pressoché indifferenti.

Così muore la libertà di un Paese.

Antonio Socci

Da “Libero”, 8 giugno 2014