L’ANNUS HORRIBILUS DELLE ADOZIONI INTERNAZIONALI: COSA INTENDE FARE IL GOVERNO?

 

 

 

 

"PILLOLE" 2/2015


 

 

Non c’è pace per l’adozione internazionale. A concludere il 2014, il suo annus horribilis, è arrivato a inizio dicembre il presunto coinvolgimento in attività illecite (turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e truffa) di Patrizia Cologgi, coordinatrice di servizio della Segreteria tecnica della Commissione Adozioni Internazionali. È l’ulteriore goccia, insieme a tutte le problematiche emerse legate alla crisi di questo istituto e a una serie di “perplessità” sulle modalità di lavoro della CAI, che ha indotto l’onorevole Alessandro Pagano del Nuovo Centrodestra a presentare alla Camera dei Deputati un’interpellanza al presidente del Consiglio.

La crisi dell’adozione internazionale è fuori discussione visto che il numero di minori stranieri accolti da famiglie italiane si è dimezzato nel giro di pochi anni e con un ulteriore crollo del 30 % previsto nel 2014. L’onorevole Pagano ha sentito la necessità di rivolgersi all’esecutivo invocando una seria valutazione e una presa di posizione sull’attuale  modus operandi della Commissione per le Adozioni Internazionali.

I chiarimenti richiesti sono relativi innanzitutto al tema della trasparenza, continuamente richiamato anche dal premier Renzi. “La commissione non vedrebbe un ruolo adeguato della politica – dice Pagano nell’interpellanza – ma sarebbe gestita in sostanziale autonomia dalla dottoressa Silvia della Monica” (come risulta, del resto dallo stesso sito on line della CAI, la Commissione si è riunita una sola volta il 27 giugno scorso).

L’interpellanza chiede, inoltre, se sia vero che “più enti autorizzati hanno da mesi chiesto alla Commissione le attestazioni necessarie ad operare nei vari Paesi e che tali attestazioni non vengano rilasciate” senza che la CAI “dia una spiegazione di tali mancati rilasci”.

Alla luce di tutte queste premesse, quindi, Pagano chiede al governo se l’attuale struttura tecnico-operativa della CAI sia in grado di assicurare una gestione tempestiva e regolare delle funzioni e del ruolo che la legge attribuisce alla Commissione stessa. L’onorevole del Nuovo centro Destra chiede infatti al governo di verificare se le modalità operative di tutti gli enti siano sottoposte “a verifiche, anche rivolte a garantire la tracciabilità finanziaria di tutte le somme richieste alle coppie anche in ossequio alla normativa italiana antiriciclaggio, (…) o se viceversa lo sia solo quello di alcuni enti autorizzati”. Il settore degli enti autorizzati per le adozioni internazionali, infatti, deve essere gestito con il primario obiettivo di eliminare la piaga del pagamento all’estero di soldi in nero e in contanti da parte delle coppie adottanti e/o di enti autorizzati: si tratta, quest’ultima, di una prassi purtroppo nota che alimenta il rischio di corruzione e di traffico di minori.

“La crisi dell’adozione internazionale – si legge nell’interpellanza – risiede ancora oggi anche nell’aspetto dei costi: è necessario garantire alle coppie adottanti la trasparenza contabile degli enti autorizzati e la loro virtuosità, per restituire fiducia” agli aspiranti genitori.“E’ necessario quindi reimpostare – dice ancora il testo – una adozione internazionale perfettamente etica, sicura con meccanismi di gestione e di controllo sugli enti che siano collegiali e democratici”. Su tutti questi punti, l’interpellanza chiede al governo se intenda effettuare accertamenti e se ritenga necessario che la presidente-vicepresidente della CAI renda chiarimenti.

Da ultimo, Pagano chiede quale sia la posizione del governo in merito alla funzione ricoperta da Cologgi e al “funzionamento della Commissione nelle attività e funzioni alla stessa delegate”.

La salvezza dell’adozione internazionale, e con essa della vita di tanti bambini abbandonati, passa necessariamente dalla risposta a tutte queste domande. (ITALPRESS)