MOZIONE CONCERNENTE PERSECUZIONE DEI CRISTIANI IN MEDIO ORIENTE

 

 

 

"PILLOLE" 8/2015


 

La Camera,

premesso che:

in ampie aree del mondo, dall’area mediorientale - Iraq, Siria, Libia, Palestina – a quella del Nord e del Centro dell’Africa – Libia, Nigeria, Somalia –, si sono intensificate le persecuzioni nei confronti dei Cristiani. Le continue violazioni della libertà religiosa, ispirate dall’odio ultrafondamentalista causano morte, sofferenze, l’esilio, perdita delle persone care e dei propri beni;

i Cristiani al mondo che in questo momento subiscono persecuzioni sono stimati in non meno di 100 milioni, e le uccisioni, secondo le valutazioni più prudenti, sono almeno 7000 all’anno (ma per qualcuno si dovrebbe aggiungere uno zero);

le violazioni della libertà religiosa non riguardano solo i Cristiani: la follia omicida dell’ISIS, per es., colpisce con eguale crudeltà gli Yazidi, i musulmani Sciiti e anche i musulmani Sunniti che non accettano le  prevaricazioni dei terroristi. Sono rase al suolo non soltanto le chiese, ma anche i templi, le moschee e i minareti. I Cristiani, tuttavia, vantano il triste primato di essere circa l’80% del totale dei perseguitati per ragioni religiose;

il terribile destino riservato ai ventuno coopti decapitati nei giorni scorsi sulle coste libiche, espiando la “colpa” di essere Cristiani, a poche centinaia di miglia dalla Sicilia, ha esplicitato nel modo più turpe che si tratta di una tragedia molto prossima a noi;

il rischio è che la moltiplicazione delle notizie di uccisioni, di massacri, di distruzioni provochi non un incremento della capacità di reagire da parte dell’Occidente, dell’Europa e dell’Italia, ma un incremento della nostra assuefazione, come se fossero eventi inevitabili, qualcosa che comunque deve succedere;

la risposta a un’aggressione ingiusta deve essere intelligente e adeguata al contesto. E’ dunque necessario che un eventuale intervento sia multilaterale, non di sole potenze «occidentali», coinvolgendo possibilmente anche Paesi musulmani;

l’intervento militare, doveroso da realizzare, sarà efficace soltanto se coerente con l’atteggiamento culturale. E’ fondamentale pertanto respingere l’idea che tutto l’Islam è il male assoluto, quasi fosse una guerra finale fra l’Occidente e un miliardo e mezzo di musulmani. L’unico modo di disinnescare l’ultra-fondamentalismo islamico e il terrorismo è trovare dei musulmani che ci aiutino a farlo: fuori e dentro i confini nazionali;

 

quel che è certo è che non può proseguire una indifferenza di fatto, che concorre ad aumentare i lutti, le violenze e le distruzioni;

impegna il Governo

a rendersi promotore nelle sedi europee e internazionali di ogni iniziativa necessaria ad assicurare la concreta protezione dei perseguitati per motivi religiosi, in coerenza con le numerose deliberazioni adottate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le conseguenti deliberazioni del Parlamento italiano;

ad assumere, in particolare, l’iniziativa in sede e europea e internazionale della costituzione di una forza multilaterale che reagisca alle violenze più efferate e tuteli popolazioni e comunità oggetto di massacri e di persecuzioni solo per ragioni di fede religiosa;

ad aggiornare ogni mese la Camera sullo stato dei lavori e sui risultati ottenuti.

Pagano

Dambruoso

Mazziotti

De Girolamo