Seguito dei lavori in commissione su #rientrodeicervelli. Seduta n. 488, Mercoledì 23 settembre 2015.

 

 

 

 

Atto Camera, risoluzione in commissione 7-00746, presentato da PAGANO Alessandro.


 

La VI Commissione,

premesso che:

la risoluzione in Commissione n. 7-00452, presentata dal firmatario del presente atto di indirizzo, ha già posto il tema di introdurre uno strumento legislativo innovativo, attraverso lo strumento degli sgravi fiscali, per incentivare il ritorno di forza lavoro altamente qualificata, basata sulle aspettative di lavoro e carriera di giovani cittadini italiani nati dopo il 1o gennaio 1969, i quali, avendo trascorso continuativamente un periodo di lavoro o di studio all'estero, decidano di fare rientro in Italia;

rimangono tuttora valide le considerazioni e le statistiche riportate nella risoluzione sopracitata, relative alla perdita di competenze causate dall'esodo di laureati, nota come «fuga dei cervelli», e alla perdita economica che ne consegue;

tali elementi di fatto costituiscono la motivazione essenziale a fondamento delle norme della legge 30 dicembre 2010, n. 238, recante «incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia» e dei relativi decreti attuativi emanati il 7 giugno 2011;

in questo contesto è necessario prorogare, migliorare e rendere permanenti le disposizioni della legge n. 238 del 2010 e i relativi decreti attuativi, appena citati, ed estendere l'effetto di tale normativa sulla base del merito e del valore dei risultati conseguiti all'estero a quei cittadini italiani che si siano distinti in ambito scientifico, tecnico-gestionale e progettuale;

appare inoltre necessario promuovere il rientro di capitali per la ricerca, lo sviluppo o l'imprenditoria assegnati o assegnabili a cittadini italiani residenti all'estero che si siano particolarmente distinti in ambito professionale e/o scientifico,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative per estendere il beneficio dell'incentivazione fiscale sopra descritta anche oltre i termini di età previamente individuati (nati dopo il 1o gennaio 1969) a quei cittadini che abbiano maturato particolari distinzione nel settore tecnico-scientifico-gestionale, con particolare riferimento alle seguenti nuove classi di soggetti:

a) cittadini italiani che abbiano ottenuto naturalizzazione presso un'altra nazione sulla base del valore scientifico raggiunto (ad esempio ottenimento della Carta verde USA nella categoria di «visa waiver based on research of national interest» e simile categoria in altri paesi stranieri), pur mantenendo la cittadinanza italiana;

b) cittadini italiani che siano autori o coautori di un numero non inferiore a cinque pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali di tipo «peer reviewed» (ovvero che includano un processo di selezione e accettazione del lavoro scientifico proposto per la pubblicazione da parte di comitato scientifico) con un impact factor (IF) complessivo medio non inferiore a 3.5 (con IF calcolato per l'anno di pubblicazione); tali pubblicazioni possono essere state prodotte sia prima sia dopo avere lasciato l'Italia per proseguire la carriera all'estero, purché i cittadini abbiano continuato a praticare all'estero l'attività per cui hanno ricevuto il training originale per almeno due anni continuativi;

c) cittadini italiani con residenza estera i quali siano stati vincitori di bandi di finanziamento per la ricerca scientifica all'estero o siano stati parte integrante di un team di ricerca estero a cui sia conferito un finanziamento di ricerca che abbia impegnato lo stesso in attività di ricerca «full time» per un periodo non inferiore ai due anni;

d) cittadini italiani che siano destinatari di finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo trasferibili nella nazione di origine, in presenza di un ente accademico ospitante in Italia che ne garantisca la continuità di attività sulla base di infrastrutture per la ricerca comparabili a quelle che hanno determinato il conferimento del finanziamento originale;

e) cittadini italiani che abbiano lavorato all'estero per almeno due anni consecutivi nel settore privato a livello gestionale (senior scientist, group leader, project manager, scientific director) in un campo affine a quello di formazione accademica e che possano fornire due referenze da parte di esperti nel settore (ovvero di professionisti italiani o stranieri che posseggano uno dei requisiti delle classi qui riportati), i quali attestino per iscritto la conoscenza personale del referenziato da almeno due a e ne testimonino l'eccellenza professionale;

f) cittadini italiani residenti all'estero che siano detentori di brevetti nazionali o internazionali;

g) cittadini italiani residenti all'estero che siano stati insigniti di onori al merito per ragioni scientifiche o professionali da parte di organizzazioni internazionali, albi professionali stranieri o agenzie di assegnazione fondi per la ricerca, dotati di comitati scientifici per la selezione dei vincitori riconosciuti nel settore professionale di specializzazione;

h) cittadini italiani residenti all'estero che abbiano ricevuto una nomina per il premio Nobel da parte del comitato organizzatore, indipendentemente dal suo conseguimento, o che abbiano conseguito premi o riconoscimenti di analogo rilievo e prestigio, e che esprimano interesse nel ritorno in patria, purché siano integrati in programmi formativi in istituzioni accademiche interessate a conferire titoli di professore emerito o di lecturer nell'area di distinzione accademica.

(7-00746) «Pagano, Causi, Gebhard, Laffranco, Colaninno, Sandra Savino, Busin, Sottanelli, Villarosa, Bernardo, Ruocco, Barbanti».

 

Rientro dei Cervelli. Risoluzione in commissione n.7-00452 del 23 Luglio 2015.

 

La VI Commissione,

premesso che:

la risoluzione in Commissione n. 7-00452, a prima firma del presentatore del presente atto di indirizzo, ha già posto il tema di introdurre uno strumento legislativo innovativo, attraverso lo strumento degli sgravi fiscali, per incentivare il ritorno di forza lavoro altamente qualificata, basata sulle aspettative di lavoro e carriera di giovani cittadini italiano nati dopo il 1° gennaio 1969, i quali, avendo trascorso continuativamente un periodo di lavoro o di studio all’estero, decidano di fare rientro in Italia;

rimangono tuttora valide le considerazioni e le statistiche riportate nella risoluzione sopracitata, relative alla perdita di competenze causate dall’esodo di laureati, nota come “fuga dei cervelli”, e alla perdita economica che ne consegue;

tali elementi di fatto costituiscono la motivazione essenziale a fondamento delle norme della legge 30 dicembre 2010, n. 238, recante “incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia” e dei relativi decreti attuativi emanati il 7 giugno 2011;

in questo contesto è necessario prorogare, migliorare e rendere permanenti le disposizioni della legge n. 238 del 2010 e i relativi decreti attuativi, appena citati, ed estendere l’effetto di tale normativa sulla base del merito e del valore dei risultati conseguiti all’estero a quei cittadini italiani che si siano distinti in ambito scientifico, tecnico-gestionale e progettuale;

appare inoltre necessario promuovere il rientro di capitali per la ricerca, lo sviluppo o l’imprenditoria assegnati o assegnabili a cittadini italiani residenti all’estero che si siano particolarmente distinti in ambito professionale e/o scientifico,

impegna il Governo

ad assumere iniziative per estendere il beneficio dell’incentivazione fiscale disposto dalla risoluzione 7/00452 anche oltre i termini di età previamente individuati (nati dopo il 1° gennaio 1969) a quei cittadini che abbiano maturato particolari distinzione nel settore tecnico-scientifico-gestionale, con particolare riferimento alle seguenti nuove classi di soggetti:

a) cittadini italiani che abbiano ottenuto naturalizzazione presso un’altra nazione sulla base del valore scientifico raggiunto (ad esempio ottenimento della Carta verde USA nella categoria di “visa waiver based on research of national interest” e simile categoria in altri paesi stranieri), pur mantenendo la cittadinanza italiana;

b) cittadini italiani che siano autori o coautori di un numero non inferiore a cinque pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali di tipo “peer reviewed” (ovvero che includano un processo di selezione e accettazione del lavoro scientifico proposto per la pubblicazione da parte di comitato scientifico) con un impact factor (IF) complessivo medio non inferiore a 3.5 (con IF calcolato per l’anno di pubblicazione); tali pubblicazioni possono essere state prodotte sia prima sia dopo avere lasciato l’Italia per proseguire la carriera all’estero, purché i cittadini abbiano continuato a praticare all’estero l’attività per cui hanno ricevuto il training originale per almeno due anni continuativi;

c) cittadini italiani con residenza estera il quali siano stati vincitori di bandi di finanziamento per la ricerca scientifica all’estero o siano stati parte integrante di un team di ricerca estero a cui sia conferito un finanziamento di ricerca che abbia impegnato lo stesso in attività di ricerca “full time” per un periodo non inferiore ai due anni;

d) cittadini italiani che siano destinatari di finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo trasferibili nella nazione di origine, in presenza di un ente accademico ospitante in Italia che ne garantisca la continuità di attività sulla base di infrastrutture per la ricerca comparabili a quelle che hanno determinato il conferimento del finanziamento originale;

e) cittadini italiani che abbiano lavorato all’estero per almeno due anni consecutivi nel settore privato a livello gestionale (senior scientist, group leader, project manager, scientific director) in un campo affine a quello di formazione accademica e che possano fornire due referenze da parte di esperti nel settore (ovvero di professionisti italiani o stranieri che posseggano uno dei requisiti delle classi qui riportati), quali attestino per iscritto la conoscenza personale del referenziato da almeno due anni e ne testimonino l’eccellenza professionale;

f) cittadini italiani residenti all’estero che siano detentori di brevetti nazionali o internazionali;

g) cittadini italiani residenti all’estero che siano stati insigniti di onori al merito per ragioni scientifiche o professionali da parte di organizzazioni internazionali, albi professionali stranieri o agenzie di assegnazione fondi per la ricerca, dotati di comitati scientifici per la selezione dei vincitori riconosciuti nel settore professionale di specializzazione.

h) cittadini italiani residenti all’estero che abbiano ricevuto una nomina per il Premio Nobel da parte del comitato organizzatore, indipendentemente dal suo conseguimento, o che abbiano conseguito premi o riconoscimenti di analogo rilievo e prestigio, e che esprimano interesse nel ritorno in patria, purché siano integrati in programmi formativi in istituzioni accademiche interessate a conferire titoli di professore emerito o di “lecturer” nell’area di distinzione accademica.

@alepaganotwit