''Chiediamo al ministro Orlando, che ieri ha tanto enfatizzato la sentenza della Corte di Strasburgo, se sarà lui a pagare la multa che sarà inflitta all'Italia proprio in conseguenza di questa pronuncia.

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Il governo Renzi infatti aveva tre mesi per appellarsi, scaduti i quali, il 21 ottobre, la sentenza della Cedu e' diventata definitiva''. E' quanto dichiara il deputato di Area popolare Alessandro Pagano.

''E' molto grave quanto avvenuto - prosegue il parlamentare - frutto chiaramente di una scelta ideologica del governo Renzi che, pur di acquisire il consenso della minoranza delle lobby gay, ha deciso di non presentare ricorso e rischiando cosi di far pesare sulle casse pubbliche, e quindi sulle tasche di tutti gli italiani, l'inevitabile pagamento della sanzione, oltre ad aprire la porta all'ipotesi di ricorsi da parte di omosessuali italiani''.

''Senza dimenticare che la Cedu non e' un organo europeo e le sue sentenze non sono direttamente applicabili nei Paesi membri, ma la loro violazione implica sanzioni e multe. Per questo e' bene chiarire che, come qualcuno continua a far finta di non capire, da questa sentenza non deriva alcun obbligo di adottare leggi come la Cirinna' '', conclude Pagano.

Roma, 30 Ottobre (AdnKronos) 2015