Atto Camera concernente il progetto «Parco eolico di Poggio Tre Vescovi - Fresciano»

 

 

 

 

 

Interpellanza 2-01451;  Mercoledì 3 agosto 2016, seduta n. 667


 

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, per sapere – premesso che:

il 23 febbraio 2016 è stata presentata l'interrogazione a risposta in commissione n. 5-07867 ancora senza risposta, sul progetto «Parco eolico di Poggio Tre Vescovi - Fresciano», alla quale integralmente ci si richiama; ad integrazione di quanto in essa contenuto si osserva quanto segue;

il progetto di parco eolico previsto a Poggio Tre Vescovi fra manufatti di servizio e posa in opera delle torri coliche interessa complessivamente tre comuni (fra comuni romagnoli e toscani) considerati luoghi di importanza strategica per il raccordo fra aree protette regionali, interregionali, statali e comunitarie di primaria importanza e – se realizzato – costituirebbe uno degli impianti eolici onshore più grandi d'Europa, capace di modificare, oltre al delicato ecosistema di crinale, la percezione del paesaggio dell'intero Montefeltro;

l'opera progettata dovrebbe risiedere sul crinale appenninico fra la riserva naturale dell'Alpe della Luna, il parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, il parco nazionale delle foreste Casentinesi e una costellazione di altre importantissime riserve, aree di interesse comunitario (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS) con potenziali rischi di crisi ambientale di tutta la regione e segnatamente di deflagrazione e la frammentazione dei corridoi ecologici naturali oltre che interessare zone ad elevato rischio sismico;

la documentazione scientifica fornita a tal proposito mette in luce che il territorio è caratterizzato da fenomeni erosivi di tipo franoso, con la nascita delle tipiche nicchie di distacco, che coinvolgono poi importanti volumi di materiale in movimento;

l'area prescelta per la collocazione degli aerogeneratori eolici è così ampia che la costruzione degli impianti andrà ad incidere sul coefficiente d'erosione dei siti, in modo esteso e generalizzato, dal momento che dovranno essere effettuate su molteplici diramazioni tutti i lavori inerenti gli accessi per far giungere sul luogo i mezzi meccanici necessari;

proprio sul fronte opposto di questa vallata, inoltre, in comune di Casteldelci, s’è verificato nel 2010 uno dei movimenti franosi più vasti degli ultimi 50 anni, a dimostrazione della precaria staticità di queste litologie;

il Consiglio dei ministri, obbligato dalla sentenza del TAR, nel novembre 2015 ha convocato tutte le istituzioni e parti interessate – regioni, province, comuni, autorità di bacino, comunità montane, ARPA, AUSL, soprintendenze, ENEL, TERNA, – per aprire un'istruttoria di valutazioni di impatto ambientale interregionale, chiedendo alla Geo Italia di riformulare il progetto;

la Geo Italia, nella successiva riunione del 2015, ha presentato modifiche e proposte di variazioni che appaiono insufficienti a ridurre il rilevante impatto ambientale: riduzione della movimentazione terre, riduzione del numero di aerogeneratori e la prospettiva di rimozione di alcune turbine;

la regione Toscana ha chiesto tempo per nuove valutazioni, avendo nel frattempo adottato un nuovo piano paesaggistico (PAER/PIT). Hanno chiesto tempo e nuova documentazione anche la regione Emilia-Romagna e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – direzione generale del paesaggio –:

se il Governo non ritenga opportuno assumere ogni iniziativa di competenza per firmare il progetto alla luce dei pareri scientifici espressi contrari alla sua realizzazione e delle criticità richiamate in premessa.

(2-01451) «Pagano».

@alepaganotwit