QTime sue azioni di tutela #piccolirisparmatori detentori di obbligazioni #montepaschisiena

 

 

 

 

 

 

 Al Ministro dell'economia e delle finanze.


 

 

Per sapere – premesso che:

   Monte dei Paschi di Siena ha proposto, nella notte tra il 15 e il 16 novembre 2016, un aumento di capitale che comprende la conversione volontaria dei bond subordinati, il cui valore nominale ammonta a 4,28 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi di euro in mano a clientela retail con scadenza maggio 2018. L'operazione si è aperta lunedì 19 novembre 2016 e si chiuderà giovedì 22 novembre 2016;

   in particolare, i bond oggetto di conversione sono serviti a finanziare l'acquisto di Antonveneta ad un prezzo che, a distanza di pochi mesi, si è rivelato essere del tutto spropositato;

   secondo gli operatori, il prezzo offerto per la conversione rappresenta, secondo il loro valore di mercato attuale, un premio alto, pari fino al 30 per cento;

   la conversione, nonostante l'alto premio proposto, comporta, però, notevoli pregiudizi per i clienti, soprattutto per i piccoli risparmiatori con un profilo «mifid» non conforme a quello di un azionista;

   i clienti interessati da questa operazione, piccoli risparmiatori con un profilo «mifid» non adeguato, sono circa 40 mila, tra cui molti pensionati. Si verificherebbe, di conseguenza, una palese violazione dei principi che tutelano il risparmio sanciti dall'articolo 47 della Costituzione, soprattutto per coloro che hanno acquistato obbligazioni subordinate prima del recepimento della «direttiva bail-in», quindi con un grado di rischio incomparabilmente inferiore non solo alle azioni, ma anche alle stesse obbligazioni acquistate dopo novembre 2014;

   ad aggravare il quadro concorre la circostanza secondo la quale la banca senese minaccia di non dare altre possibilità di scelta a questi risparmiatori perché avverte che, qualora l'aumento di capitale da 5 miliardi di euro non dovesse riuscire, i possessori di questi bond «potrebbero essere soggetti a riduzione del valore nominale» oppure ad una «conversione forzata» in azioni, fino all'ipotesi più drammatica di azzeramento del capitale come previsto dal bail-in –:

   come il Governo intenda tutelare i piccoli risparmiatori detentori di obbligazioni subordinate, soprattutto quelle acquistate prima del novembre 2014, cioè prima del recepimento da parte dell'Italia della «direttiva Brrd», conosciuta come bail-in, nel caso in cui l'operazione di aumento di capitale di Monte dei Paschi di Siena dovesse fallire. (3-02663)

(20 dicembre 2016)

BUSIN, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, CAPARINI, CASTIELLO, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MOLTENI, PAGANO, PICCHI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI.

@alepaganotwit