#libia: compito @matteorenzi arduo, ma no allo sbaraglio

 

 

 

 

 

 

"Tra tutti i Paesi occidentali alle prese con l'emergenza Libia, la posizione dell'Italia è sicuramente quella più complessa e difficile per i tanti motivi legati alla sicurezza, alle questioni energetiche e geopolitiche più volte elencati.


 

La confusione mediatica e la prudenza diplomatica del nostro Governo di questi giorni ne sono la conferma. Renzi ha fatto molto bene nei mesi scorsi sul fronte Siria, adesso siamo consapevoli che è chiamato a delle decisioni e a un compito ancora più arduo".

Lo dichiara in una nota Alessandro Pagano, presidente del comitato interparlamentare Italia-Russia. "Personalmente ritengo che sia grosso il rischio di cadere nella trappola di Daesh che vuole la 'guerra santa' e ribadisco - prosegue - che l'intervento dell'Italia, come capofila di questa missione, possa avvenire solo all'interno di una cornice che veda: un governo libico accettato da tutte le tribù; il coinvolgimento della Lega araba; quello dell'Unione africana che significherebbe anche il sostegno della Cina la quale più di altre potenze è riuscita a penetrare con i propri interessi in Africa; l'Unione europea e il via libera del Consiglio di sicurezza Onu, Russia compresa. C'è altrettanta consapevolezza delle difficoltà affinché questi presupposti si verifichino in tempo utile.

 L'unica certezza - conclude il deputato di Ap - è che andare in Libia senza accordo e senza il supporto di tutta la comunità locale significa andare allo sbaraglio, un rischio ancora più grande che non possiamo permetterci".

Roma, 5 Marzo 2016. (askanews)

@alepaganotwit