Giovedì 05 Ottobre 2017 10:00
Martedì 3 ottobre 2017, seduta n. 863; mozione (3-03287).
Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
premesso che:
le autorità elettive della Comunità autonoma catalana hanno promosso lo svolgimento di un
referendum popolare di autodeterminazione, che si è svolto malgrado il tentativo
del Governo centrale spagnolo di impedirne la celebrazione;
contro il libero svolgimento della consultazione referendaria, le autorità nazionali spagnole
hanno messo in campo ogni genere di iniziativa, incluso il ricorso alla forza; sulla base di una
pronuncia del Tribunale costituzionale spagnolo, che aveva dichiarato illegittima la consultazione
referendaria catalana, è stato tra l'altro impartito a tutte le forze di polizia nazionali e catalane,
dalla Guardia Civil ai Mossos d'Esquadra, l'ordine di impedirne lo svolgimento, in primo luogo
attraverso la ricerca sistematica ed il sequestro delle schede preparate per la consultazione e del
relativo materiale propagandistico, poi con la chiusura e lo smantellamento dei seggi, che sono stati
documentati da un gran numero di televisioni;
a fronte di una forma pacifica di resistenza passiva, la Guardia Civil non ha esitato ad utilizzare
le maniere forti, impiegando contro gli elettori catalani, anziani e donne con bambini inclusi,
manganelli e proiettili di gomma, che hanno determinato indirettamente la morte di una persona
ed il ferimento di altre 844, mentre i Mossos d'Esquadra si astenevano da qualsiasi azione di tipo
repressivo;
malgrado l'imponente schieramento di forze, si sarebbe recato alle urne il 40 per cento degli
aventi diritto, corrispondenti ad oltre due milioni di persone, espressesi in larghissima misura in
favore dell'indipendenza catalana; sulla base di una «legge di rottura» recentemente approvata,
il Governo catalano sembra intenzionato a convocare il Parlamento locale per discutere ed
eventualmente deliberare la dichiarazione d'indipendenza della Repubblica di Catalogna –:
quali iniziative politico-diplomatiche il Governo intenda assumere a tutela del pacifico esercizio
di autodeterminazione in atto in Catalogna, anche allo scopo di scoraggiare ulteriori azioni repressive
da parte del Governo spagnolo qualora il Parlamento catalano deliberi di proclamare l'indipendenza.
FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, CASTIELLO,
GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MOLTENI, PAGANO, PICCHI,
GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI.
@alepaganotwit